PERSONE CHE RENDONO BELLA L’ISOLA D’ISCHIA. DI VINCENZO ACUNTO

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Tanti miei lettori settimanali mi scrivono a commento del pezzo che in questa finestra pubblico. Tra i commentatori, c’è chi gradisce di più quando mi dedico alle problematiche locali (che per me sta diventando sempre più oneroso, dovendo viverle quotidianamente, come nel caso della mia S.Angelo, “fontanerizzata” in ogni suo aspetto, con la sola mancanza – che sarebbe positiva – dei muli), che alle problematiche nazionali o internazionali. Questa settimana, nella libertà delle mie determinazioni e scelte, ho deciso di non applicarmi né all’una, né all’altra aspettativa, dedicando questo spazio ad un uomo che conosco da almeno 40 anni e che fa della propria esistenza una sorta di missione in favore del prossimo. Parlo di Ciro Di Meglio, conosciuto come “Cir’Ambulanz”, disponibile notte e giorno ad andare incontro a quella moltitudine di persone malate che necessitano di essere trasportate tra gli infiniti ospedali o uffici sanitari nazionali. Nei quali, con il suo carattere gioviale, sembra conoscere, ovunque, luoghi e persone, rendendo la sofferenza del malato meno gravosa e ansiosa, perché Ciro si muove come se nella sua ambulanza accogliesse un proprio caro o qualcuno che, oltre al trasporto, ha bisogno di affetto. Collaborato nella sua attività da una donna eccezionale “Concetta” e da un figlio “Francesco” che manifesta lo stesso patrimonio genetico del genitore, che sono il motore amministrativo e burocratico della loro piccola azienda che gestisce, con qualche volontario occasionale, ben 7 ambulanze. Tutte sempre pulitissime e profumate, pronte a sguinzagliare i loro movimenti tra l’isola ed il continente. Ciro è diventato una sorta di riferimento operativo per far fronte al dolore. Basta che lo chiami sul cellulare e lui, ancor prima di averti conosciuto, ti risponde “siamo operativi e con la mano di Dio risolviamo il problema”. Ciro quando è indirizzato ai nosocomi oltre l’isola d’Ischia, ti fornisce tutte le informazioni necessarie. Ha una capacità unica. Quando giunge, con la barella con il malato sopra, in qualche ospedale del continente, per bloccare chi è preposto al controllo e potrebbe fargli perdere del tempo che ansierebbe ancor di più il malato, è solito rivolgere un ecumenico: “Buongiorno, con calma, e con la mano di Dio arriveremo ovunque. Nessuno ci corre dietro”. E con quel sorriso sornione, che illumina una faccia di simpatia, arriva ovunque. Sistema il malato (anche traumatizzati gravi) con una professionalità ed una capacità uniche. Non facendo sentire nessun dolore; nemmeno ai traumatizzati gravi. E lo dico per esperienza personale vissuta. A Ciro si rivolge chiunque ed egli ha il recapito telefonico di ognuno (dell’isola) che custodisce con professionalità, incapace di “ciarlatanare” a terzi le sue conoscenze. Specialmente di chi si è rivolto a lui per motivi di salute. In un momento in cui, ogni essere umano diventa psicologicamente “nudo” di fronte alla sofferenza. Quale essa sia. Bravo Ciro. Sappi che gli ischitani tutti sono fieri di avere tra i loro concittadini una persona generosa come te e la tua famiglia. acuntovi@libero.it.