Il Sindacato Italiano Balneari e la Fiba Confesercenti hanno inviato una nota al Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, al Presidente del Senato Ignazio La Russa, al Presidente della Camera Lorenzo Fontana e a tutti i Presidenti dei Gruppi parlamentari di Senato e Camera, sottolineando la gravità e l’urgenza della questione balneare che coinvolge non solo gli stabilimenti balneari, ma tutti i concessionari di porzioni di demanio marittimo, lacuale e fluviale, inclusi ristoranti, chioschi, alberghi e campeggi.
La nota evidenzia come la mancata emanazione di un provvedimento legislativo chiarificatore per una corretta applicazione della Direttiva Bolkestein abbia creato un caos amministrativo a danno dei balneari e del Paese. Questo stato di incertezza rischia di distruggere il settore della balneazione attrezzata italiana, un settore efficiente e di successo che il mondo ci invidia.
Da mesi, le associazioni di categoria, i Comuni e le Regioni di ogni orientamento politico invocano inutilmente un intervento legislativo che metta ordine nella situazione. Nel frattempo, gli enti concedenti (Comuni e Autorità di sistema Portuale) stanno procedendo a emanare bandi per la riassegnazione delle concessioni demaniali, nonostante l’assenza di una regolamentazione nazionale indispensabile. Questo sta portando a un esteso e grave contenzioso giudiziario che le aziende balneari si vedono costrette a intraprendere per tutelare le proprie attività.
Il Sindacato Italiano Balneari sottolinea che la situazione caotica richiede un intervento immediato da parte del Governo e del Parlamento per adottare un provvedimento legislativo che dia certezza agli operatori privati e agli enti che esercitano le funzioni amministrative. “Serve adesso, in autunno sarà troppo tardi!” avverte la nota.
Le organizzazioni rappresentative delle decine di migliaia di aziende balneari, preso atto della situazione dannosa per istituzioni, operatori economici e cittadini, hanno deciso di continuare la mobilitazione della categoria già proclamata nella scorsa primavera. Sono previste una pluralità di iniziative sindacali nelle prossime settimane, compresa la chiusura degli ombrelloni in tutta Italia, qualora si dovesse arrivare alla pausa estiva dei lavori parlamentari senza l’emanazione di un provvedimento che colmi l’attuale vuoto legislativo.