È venuto a mancare all’età di 85 anni Karl Heinz Schnellinger. Senza di lui non avremmo mai visto la partita più bella del secolo, o meglio i supplementari più emozionanti della storia del calcio: Italia-Germania 4-3 dello stadio Azteca del 1970. Infatti fu un suo goal al 90′ a portare la Germania al pareggio (1-1) recuperando la rete di svantaggio. Il goal dell’Italia era stato realizzato all’8′ da Boninsegna. E dopo il pareggio furono necessari i tempi supplementari per stabilire la finalista che avrebbe poi affrontato il Brasile di Pelè. Ma questa è un’altra storia. I due tempi di 15′ avrebbero fatto la storia del calcio grazie al tourbillon di emozioni e soprattutto di goal che li resero memorabili: Müller al 94′, Burgnich al 98′, Riva al 104′, Müller al 110′, Rivera al 111′, firmarono le reti di quei fantastici 30′.
E pensare che la rete di Schnellinger fu un episodio più unico che raro, infatti lo stopper in tutta la sua lunga carriera ha realizzato solo 3 reti in campionato, ed uno solo con la maglia nazionale (proprio questo). Ma all’Azteca, stranamente al 90′ si trovava nell’area azzurra, mentre la Germania sviluppava un’azione di gioco e non stesse battendo un calcio da fermo. E pensare che agli stopper non era, allora, consentito superare la linea di centrocampo. E Volkswagen (come veniva chiamato per la sua affidabilità dai tifosi milanisti) subito dopo aver segnato spiegò perché si trovasse fuori posizione: “Avevo dato un’occhiata all’orologio sul tabellone, ormai era quasi finita e mi sono detto che stai a fare qui? Così sono entrato nell’area dell’Italia per arrivare prima negli spogliatoi che erano li dietro.”
Ecco come nasce la “partita del Secolo”: grazie al caso, agli spogliatoi ubicati alle spalle di una porta… ed al goal di Karl Heinz Schnellinger al 90′.
