ISCHIA. LA SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI, TRA LAVORI IN CORSO E NORME DA APPLICARE

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Quanto sono sicure le scuole ad Ischia?

La normativa sulla sicurezza dell’edilizia scolastica prevede l’applicazione delle norme di prevenzione incendi e la redazione dei piani di evacuazione e gestione dell’emergenza

In premessa va sottolineato che gran parte di questi edifici  sono stati costruiti prima del 1965; quindi,  il nostro patrimonio edilizio è alquanto vetusto e  in numerosi casi, inadeguato perché realizzato con criteri, vincoli e materiali diversi da quelli previsti dall’attuale normativa. Basti pensare, a titolo esemplificativo, che le norme antisismiche sull’edilizia sono state introdotte per la prima volta in Italia con la legge n. 62 del 2 febbraio 1974.

Sulla scorta di una prima ricognizione, possiamo ipotizzare una mappa degli edifici scolastici nel comune di ischia, con i livelli di criticità.

Tanto per cominciare: sono in corso i lavori di completamento per la realizzazione del nuovo plesso Rodari, comprensivo di pannelli solari. Presto la nuova struttura sarà consegnata.

Candidato a breve all’abbattimento ed alla riedificazione, anche il plesso scolastico “Giovanni Paolo II” di Fondobosso.

Interventi di adeguamento sismico e strutturali sono stati realizzati anche al plesso “Marconi” e a Villa Durante.

Le maggiori criticità sono presenti invece nel plesso “Buonocore” di Cartaromana, realizzato prima della legge sismica, quindi la situazione strutturale non risponde alle normative attualmente in vigore.

Lo stesso dicasi per il plesso “Montemurri” a S.Antuono: criticità strutturali, anche qui da aggiornare secondo le tecniche di costruzione moderne.

Struttura obsoleta e quindi con criticità nella costruzione dell’edificio della scuola media “Scotti”.

Quindi, il nuovo dirigente del neonato istituto comprensivo, dovrà affrontare un bel po’ di “gatte da pelare” con ben tre edifici da rivisitare in termini anti sismici e statici.

Per quanto riguarda le superiori: il liceo alloggiato nel polifunzionale, risponde alle disposizioni della città metropolitana di napoli; qui, è da considerare l’acquisto della nuova ala, per la quale probabilmente ci sarà bisogno di interventi per unificare l’intero plesso. Al netto dell’atavica questione del collaudo statico, che si è perso nei meandri delle polemiche tra amministratori comunali dell’epoca e collaudatori.

E resta la nota dolente dell’edificio di via Michele Mazzella che attualmente ospita l’istituto Mennella, già sede storica del Liceo Classico: sono almeno 20 anni che le amministrazioni comunali che si sono succedute, hanno più volte ipotizzato la demolizione e la riedificazione di un più moderno e funzionale edificio.

Ma di questo al momento non si conosce aggiornamento…