GIORNATA MONDIALE DELLA FISIOTERAPIA. ROSA IACONO: “I COMUNI CI DEVONO AIUTARE AD AIUTARE LE PERSONE BISOGNOSE”

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È intervenuta durante l’evento nella Sala Consiliare a Forio per la Giornata Mondiale della Fisioterapia, la Presidente dell’Associazione Disabili Ischia e della Croce Rosa, Rosa Iacono

“In primo luogo, permettetemi di ringranziare il Presidente dell’O.F.I., Dott. Francesco Paolo Esposito” -inizia così la presidente- “per avermi invitata a questo evento in questa giornata così importante per la vostra indispensabile opera nel campo della medicina. “Fisioterapia in ogni luogo di vita”, mi piace tanto questo slogan perché racchiude in poche parole il significato e l’importanza che riveste la pratica della fisioterapia nei pazienti che ne hanno bisogno. Io non sono un medico e non sta a me enumerare tutti i benefici che la vostra professione apporta per la guarigione parziale o completa di malati affetti da disturbi fisici che non consentono di vivere una vita piena e normale come dovrebbe essere per ogni essere umano. Ma, nella mia qualità di Presidente dell’Associazione Disabili Ischia da quasi 30 anni e, prima ancora, di essere stata mamma di un disabile per circa 26 anni, ho avuto modo di sperimentare sulla mia pelle quanto sia importante il vostro ruolo e la vostra professione. Purtroppo, però, ho avuto anche modo di vedere e capire quanto non sia stato apprezzato e valorizzato il vostro importante ruolo dalle Istituzioni locali, almeno nel nostro meridione. Molti anni fa, io scrissi una frase: “Handicappati si può nascere o diventare, emargnati lo si è per l’indifferenza della gente”, Ma chi è questa gente? Sono innanzitutto le Istituzioni Locali, in primo luogo la Regione Campania attraverso le ASL, ma anchi i vari Comuni che dovrebbero attivarsi tramite i Servizi Sociali a cui si dovrebbero dare i necessari fondi per svolgere appieno il loro ruolo. So che, per esempio la regione Emilia Romagna ha stipulato apposite convenzioni con centri riabilitativi e fisiatrici. La situazione, almeno per quanto riguarda la nostra isola è, a dir poco precaria per non dire drammatica. Ci sono dei centri convenzionati come il D.H.C. o Villa Fraticelli ma sono pochi e non riescono a soddisfare il grande bisogno che c’è. Eppure l’isola d’Ischia raccoglie quasi il 20% di tutto il flusso turistico della Campania cosa che dovrebbe portare alla regione un flusso di contributi sostanziosi ma così non è: sulla nostra isola abbiamo lunghissime file di attesa e i malcapitati sono costretti a rivolgersi privatamente ai fisioterapisti, cosa che, ovviamente, non tutti possono permettersi. Quasi tutti i nostri alberghi hanno acque termali e fanghi con la figura dei massaggiatori. Ma la figura del massaggiatore, pur essendo importante, non può sostituire il fisioterapista che svolge un ruolo diverso e più specialistico per cui tutte le strutture termali dovrebbero avere questa figura per legge, qualcuna ha cominciato a prenderla. Penso che ogni medico condotto dovrebbe avere a disposizione questa figura, per cui quando un paziente con la richiesta dell’ortopedico si presenta al proprio medico, dovrebbe essere immediatamente indirizzato ad un centro o ad uno studio fisioterapico. Altra cosa di cui si avrebbe particolare bisogno sarebbe quella di istituire la figura del fisioterapista domiciliare in quanto taluni pazienti non sono in grado di spostarsi dal proprio domicilio o comunque lo devono fare con onerosi sacrifici anche economici. Altra frase che ho coniato e vado dicendo dove ho la possibilità di esprimere è questa. “Non aspettare la disabilità per affrontare i problemi del disabile”. Le difficoltà si conoscono e dobbiamo essere pronti quando poi il problema si presenta nella realtà. In ultimo voglio dire che queste cose le vado dicendo da oltre 30 anni e mi sono adoperata concretamente per dare una mano a chi ne ha bisogno. Molte battaglie sono riuscite a vincerle, qualcuna, purtroppo, non sono riuscita a portarla a termine con mio grande disappunto. Circa 30 anni fa, ebbi l’idea di realizzare nel comune di Ischia una vasca terapeudica per disabili. Facemmo una raccolta fondi tra la popolazione isolana, stipulammo una convenzione con il comune che mise a disposizione una struttura che pertammo quasi al termire. Poi, sopraggiunsero della problematiche tecniche che non permisero l’apertura. Ma io non demordo e finché il Signore me ne darà la forza lotterò affinché questo sogno si avveri. Al momento siamo in attesa che il comune ci dia una mano a risolvere le difficoltà chi si sono frapposte a tale realizzazione. Sono fiduciosa che il sindaco dott. Giosi Ferramdino, come ha promesso, ce ne darà la possibilità”