SUPERBONUS. PARTE LO STOP ALLA CESSIONE DEI CREDITI, I SINDACATI PROTESTANO

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Dopo le decisioni del governo in merito al superbonus in Italia divampa la protesta tra sindacati e imprese. Il decreto, di tre soli articoli, è arrivato in Gazzetta e il blocco alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura è già operativo.

I lavoratori edili della Cgil temono la perdita di 100mila posti di lavoro e annunciano lo sciopero di piazza contro la decisione dell’esecutivo. Il viceministro all’Economia Maurizio Leo, esperto fiscale ha risposto in difesa della scelta fatta: “Si doveva intervenire per arginare una situazione abnorme con 110 miliardi per il Superbonus che gravavano sulle casse dello Stato”. “La responsabilità di quello che è accaduto – afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani – è del governo Conte, del governo dei 5 stelle, siamo stati costretti”.

Ad intervenire in risposta alla scelta governativa italiana è stato anche il Commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni. “Prendiamo atto della decisione del governo italiano sul Superbonus. Tra gli obiettivi della misura ce ne era uno che ci stava molto a cuore, quello di migliorare le classi energetiche delle abitazioni. Riconosco però le preoccupazioni del ministro Giorgetti sulle conseguenze sui conti pubblici”.