Con il passaggio del testimone alle città di Bergamo e Brescia si chiuderà ufficialmente domani l’anno di Procida 2022. Al Palazzo Reale di Napoli è in programma a partire dalle 15 la cerimonia conclusiva, alla presenza, tra gli altri, del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: il sindaco procidano Raimondo Ambrosino, assieme al Presidente della Campania, Vincenzo De Luca, consegneranno simbolicamente a Giorgio Gori ed Emilio Del Bono (primi cittadini di Bergamo e Brescia) il titolo di Capitale Italiana della Cultura. Nel frattempo però oggi è stato il tempo dei primissimi bilanci. In una conferenza stampa organizzata nella Sala De Sanctis di Palazzo Santa Lucia, la sede napoletana della Regione, è intervenuto proprio Ambrosino che con Felice Casucci, assessore al Turismo della Campania, ha svelato i primi numeri di Procida Capitale della Cultura. Il più importante è 600mila: rappresenta il numero di sbarchi sull’isola di Arturo nel 2022.
“Questo è un record storico come presenze a Procida, quando eravamo andati nel migliore dei modi avevamo contato 250mila turisti: questo significa che sono accorsi veramente in tanti regalandoci un risultato apprezzabile che porta con se un’economia” sottolinea Raimondo Ambrosino, soddisfatto innanzitutto per il massiccio coinvolgimento popolare. “La straordinaria partecipazione della gente di Procida è una cosa per noi importante – afferma il sindaco -. Alla cerimonia di chiusura, con la festa in piazza Marina Grande c’erano tanti procidani contenti di condividere quel momento. C’è stato il senso di riscatto e di orgoglio di una comunità che si è ripresa un ruolo nella storia del Golfo di Napoli. E penso che quest’investimento che c’è stato durerà: la notorietà non si smarrisce in poco tempo, si autoalimenta. Lo sento anche banalmente quando oggi sento dire ‘collegamenti interrotti con le isole di Ischia e Procida’, prima dicevano sempre ‘Ischia e Capri’. Sono quei piccoli cenni, quelle piccole attenzioni che ricordiamo perché ne abbiamo subito la mancanza quando non venivamo nominati – spiega Ambrosino -. Come anche l’immagine della Corricella che era associata alla costiera amalfitana e sorrentina e i miei concittadini si arrabbiavano e dicevano di dover difendere con i diritti d’autore quella immagine che ci stavano “rubando”. Oggi la Corricella è nota in tutto il mondo come la Corricella di Procida e questa cosa non si esaurisce”.
Sugli effetti della Capitale della Cultura interviene anche Felice Casucci che parla di un “risultato molto significativo non solo in termini di realizzazioni degli eventi, anche in termini di un modello di strategia di intervento pubblico nell’economia territoriale”. “Procida – spiega l’assessore regionale al Turismo – ha triplicato gli approdi rispetto al 2019, ma cosa la più interessante è anche la presenza di turisti stranieri che non è stata solo legata all’isola: i campi flegrei hanno raddoppiato la presenza di turisti in tutta l’area e non solo. Abbiamo uno strumento di misurabilità diretta che è quello dei 600 mila sbarchi su Procida, ma poi c’è la misurabilità indiretta che ci parla di 10 milioni di arrivi all’aeroporto di Capodichino e 70 milioni di presenze alla Stazione di Napoli: sono numeri incredibili, risultati veramente straordinari. Non a caso i tour operator della penisola sorrentina ci dicono che il 2022 è un anno irripetibile”.