La SIGEA – Società Italiana di Geologia Ambientale interviene sul Decreto Ischia che è in fase di conversione, chiedendo al governo di destinare almeno l’1% dei fondi alle attività di Educazione Ambientale.
“Cosa fare in caso di alluvione? Quali sono gli atteggiamenti, i comportamenti da adottare? Perché è fondamentale creare una coscienza nel rispetto del patrimonio ambientale? Perché è importante la manutenzione della montagna? E’ su questi aspetti che è necessario incidere ad Ischia ma come in tutta Italia – lo sottolinea Antonello Fiore, geologo presidente nazionale della società italiana di geologia ambientale – Abbiamo subito inviato una proposta di emendamento affinché almeno l’1% dei fondi previsti dal Decreto per il rifinanziamento della Protezione Civile in Campania, circa 10.000.000 di euro, venga destinato ad attività di Educazione Ambientale in tutte le scuole della Campania: pubbliche e private! E’ l’appello forte che rivolgiamo a Giorgia Meloni, Nello Musumeci e all’onorevole Gianpiero Zinzi che è il relatore alla Camera dei Deputati. Probabile una nostra visita il 26 Gennaio ad Ischia, nelle scuole del territorio colpito!”.
“Il cambiamento climatico si sta manifestando in maniera sempre più dirompente con i suoi effetti diretti e indiretti sull’ambiente, sulla nostra vita, sul nostro benessere, sul sistema produttivo.
I fenomeni registrati negli ultimi anni – ha continuato Fiore – alluvioni, frane, mareggiate, fusione dei ghiacciai, siccità, salinizzazione delle falde, incendi boschivi, minacciano sempre più i territori, le risorse naturali, il sistema socio-economico, obbligandoci a un radicale cambio di prospettive socio-culturali, pianificatorie, politiche, tecnologiche ed energetiche.
Intensità e incidenza delle crisi ambientali stanno aumentando anche nel nostro Paese a causa della crisi climatica, ma la popolazione è ancora confusa e impreparata a un efficace adattamento”.
“Sapere come comportarsi per proteggersi dalle calamità è il primo e più importante passo verso la prevenzione e la riduzione dell’esposizione verso i rischi naturali.
L’Educazione Geologica-Ambientale, nell’assolvere la sua missione di costruire e rafforzare una coscienza verso le componenti ambientali, promuove pratiche virtuose di auto tutela da attuare al momento opportuno e – ha continuato Fiore – in qualche modo, potrebbe concretamente contribuire alla custodia della propria, e altrui, vita.
Coloro che oggi siedono dietro i banchi della scuola erediteranno le sfide della prevenzione ai rischi naturali e all’adattamento ed è verso di loro che bisogna indirizzare tutti gli sforzi possibili affinché il seme di una nuova etica ambientale possa germogliare nella classe dirigente del futuro.
La SIGEA-APS, impegna da anni in questa missione, auspica che le istituzioni italiane, in avvio della nuova legislatura, possano dare corso a un dialogo di azioni, strumenti, misure per tutelare maggiormente l’ecosistema, i territori, le comunità, il sistema produttivo”.