Roma, 3 gen. (Adnkronos) – “L’azione degli attivisti di Ultima Generazione è stata come sempre pacifica e non violenta, non avrebbe mai potuto né voluto arrecare danno alle persone. Il semplice imbrattamento è considerato punibile dal codice penale con un reato specifico. Gli attivisti però, nonostante la chiarezza della previsione di legge e nonostante siano rimasti sul posto in attesa dell’intervento delle forze dell’ordine nel pieno rispetto dei principi della non violenza, sono stati trattenuti e verranno processati per direttissima con l’accusa ben più grave di reato di danneggiamento”. E’ la posizione di Ultima Generazione in merito ai fatti di ieri in Senato, affidata ai canali social.
Un intervento che punta anche a motivare l’azione: “Gli attivisti, imbrattando il Senato, hanno voluto attirare l’attenzione sul tragico ritardo della politica nei confronti delle questioni ambientali. Non c’è più tempo e la reazione grottesca della politica, pressoché unanime, è stata quella di inveire verso un gesto considerato irrispettoso nei confronti delle istituzioni. Coerentemente con questa fuorviante rappresentazione pubblica dei fatti – sottolinea Ultima generazione – si sta sviluppando l’azione giudiziaria. Il reato di danneggiamento, che non è stato commesso trattandosi di semplice imbrattamento, comunque non prevede l’arresto in flagranza ma la semplice denuncia a piede libero”.
“Siamo di fronte all’ennesimo abuso, a un’azione volta a intimorire e criminalizzare chi sta cercando di portare l’attenzione sul vero crimine che questo governo sta commettendo forte dell’appoggio di una classe politica corrotta e di parte dei media. Continueremo ad opporci e ad agire”, concludono gli attivisti annunciando un presidio di fronte al Tribunale di Roma in piazzale Clodio.