CONFERIRE L’OLIO VEGETALE ESAUSTO AD ISCHIA? CI VUOLE UN FISICO BESTIALE! DI ENNIO ANASTASIO

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Conferire l’olio vegetale esausto ad Ischia? ci vuole un fisico bestiale!
I contenitori per la raccolta dell’olio vegetale esausto intestati “Projeco srl” situati nei due
parcheggi di via Michele Mazzella e via Leonardo Mazzella risultano sporchi sin dalla base e
nella parte superiore sono così imbrattati di olio esausto e residui vari da essere praticamente
inutilizzabili da parte degli utenti. Su chi grava la responsabilità? (parte prima)
di Ennio Anastasio
Ricordate quel vecchio e famoso brano di Luca Carboni “Ci vuole un fisico bestiale” degli anni ’90
per il quale abbiamo consumato nastri e nastri nello stereo dell’auto? oggi molti di noi che sono un
pò più avanti negli anni devono davvero sentirsi fortunati per aver conservato, di quel fisico,
almeno uno stomaco “bestiale” con il quale poter affrontare la “mission impossible” del
conferimento dell’olio vegetale esausto del proprio uso domestico presso i raccoglitori intestati
“Projeco srl” allocati nei parcheggi di via Michele Mazzella e di via Leonardo Mazzella ad Ischia. La
location cambia, lo scenario, purtroppo, è identico. I raccoglitori di metallo blu al servizio
dell’utenza sono sporchi sin dalla loro base fino a diventare, nella parte superiore orizzontale,
dove si dovrebbe versare l’olio domestico nel loro interno, veramente inavvicinabili in quanto
imbrattati inverosimilmente di olio sporco e residui vari. Roba per i “duri” e di quelli che hanno
uno stomaco di acciaio. Per quale motivo i contenitori sono così sporchi? perchè non si provvede
ad una regolare pulizia degli stessi, affinché assumano un aspetto decoroso e possano essere
utilizzati dall’utenza? Chi è responsabile del servizio manutenzione di tali raccoglitori di olio
vegetale esausto dovrebbe essere la Projeco srl in quanto non ci risultano cambi di gestione
nell’ambito di tale convenzione ma è anche vero che chi può revocare la stessa è l’Ente comunale
se osserva delle criticità nel servizio. Sono dunque entrambi responsabili? Ma purtroppo anche la
piazzuola che funge da sito ecologico di raccolta e gira intorno al raccoglitore è sporca di olio
esausto e cumuli di sacchetti di immondizia stazionano in abbondanza, così tanto da non poter
permettere all’utente di raggiungere il fusto della Projeco. Continua dunque una vera e propria
pirateria dello sversamento continuo nelle diverse ore del giorno che si attua, grazie ad un lascivo
controllo, con l’abbandono di sacchetti della spesa ricolmi di ogni tipo di immondizia; pirateria che
sta dilagando – nemmeno a farlo apposta- a macchia d’olio nei due punti di raccolta del servizio.
Inoltre in entrambi i parcheggi sono ancora presenti quelle vecchie bocche in ferro, oggi
completamente arrugginite e caratterizzate da spuntoni taglienti che rappresentano un pericolo di
non poco conto e con il risultato di avere sul territorio vecchi baluardi abbandonati
dall’amministrazione comunale, che provocano un impatto estetico da schifo. Ed allora non
possiamo non ricordare ai lettori come invece doveva essere attuato il servizio di raccolta che
avrebbe dovuto valorizzare un comportamento virtuoso utilizzando ben altri canali e dare un
valore economico al rifiuto come avviene in altre realtà. Un progetto amministrativo partito
nell’anno 2016 poi naufragato e completamente fallito a causa di una politica inattiva e
sonnecchiante. Ma di questo ne parleremo nella “parte seconda” indicando motivazioni e
comportamenti di quella che doveva essere un’operazione di green economy ma che è poi
risultata una strombazzata di paese. Aspettateci.

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