NON CI RIMANE CHE SPERARE NEL DOPO D’AMORE, DI SILVIO CARCATERRA

0
77

Sig.ri Lettori,
A questo punto, visto che il Dir. D’amore continua a far finta di nulla, dobbiamo solo sperare che l’8 agosto 2022 giunga il prima possibile, così finalmente terminerà il mandato del caro Dir. D’Amore per poi sperare che subentri una persona di buon cuore e animo che possa accogliere l’appello che faccio da diverso tempo.
Sperando per noi pazienti oncologici che non capiti un ulteriore prolungamento del mandato come è già successo, in questo bisogna confidare nel buon Governatore della Regione Campania De Luca, spero che quest’ultimo non ci sorprenda.
Il Dir. D’Amore sicuramente si troverà di fronte a tante richieste, non credo di essere l’unico ed il solo, però a mio avviso ciò che chiedo non è da poco, per cui ritengo che poteva impiegare maggior impegno nel tenderci la mano e sono molto dispiaciuto che ad oggi non si è degnato né di una risposta e nè di un probabile incontro, mostrando solo totale indifferenza di fronte alla legittima e sacrosanta richiesta da parte mia e di tante altre persone che lottano per cercare di sconfiggere questo maledetto CANCRO.
Beh Sig. D’amore che altro dirvi, si vocifera di un suo probabile ritorno sull’Isola Verde per la fine di questo mese, la speranza è l’ultima a morire e per questo le chiediamo un ipotetico incontro perlomeno per elencarvi i disagi che i pazienti oncologici si trovano ad affrontare nel recarsi in terra ferma per soli quattro minuti di radioterapia e code interminabili per effettuare la pet-tac che forse a Lei non sono chiari e non ha compreso, il dispiacere più grande a mio avviso è che lei non ha capito l’importanza di questo appello, non si tratta di un argomento di normale routine, banalità e consuetudine, la rispetto molto e per questo le dico: “Assolutamente no” non funziona così, le isole hanno bisogno di avere le apparecchiature che servono a curare i malati oncologici, i cambiamenti non devono svolgersi solo in terra ferma, noi malati isolani esistiamo, come già detto e ribadito, Ischia non è un isolotto di pochissimi abitanti, ma giunge a ben settantamila d’inverno e d’estate triplicano, il che non è poco, ma a Lei chiaramente tutto questo non le importa nulla.
Infine, ho un’altra testimonianza di una paziente oncologica che purtroppo tutti i giorni deve recarsi in terra ferma per le radioterapie e poiché ha iniziato da poco deve affrontare ancora altre 5 settimane di passione (non rendo pubblico il nome per motivi di privacy), ma tengo a raccontare la sua esperienza direttamente a Lei Sig. D’Amore e al Sig. De Luca e a tutti i Preposti elencati fino ad oggi, il messaggio che mi ha inviato in richiesta d’aiuto riporta questo: “Silvio, non dobbiamo esporci al sole,ma purtroppo sul porto accade, la pelle brucia, a Pozzuoli non c’è il posto dove trovare un po’ di fresco, sul traghetto non possiamo salire prima del tempo, inoltre si soffre anche sulla nave perché non c’è aria condizionata, e ho ancora cinque settimane di cure”
A questo punto io mi chiedo anche se non riesco a trovare risposte, ma come si fa a rimanere inermi, impassibili, a non accogliere e soprattutto a non risolvere un disagio disumano di questo calibro, neanche provare perlomeno a cercare una soluzione, se questa è la considerazione che Lei dà a queste problematiche, mi auguro di tutto cuore che “Vott a venì l’8 agosto in fretta” perchè un Preposto che non cura e non verifica le problematiche di pazienti aventi patologia grave, non è degno di occupare un ruolo simile. E ribadisco auguriamoci che il Sig. De Luca non Le faccia un prolungamento di mandato, ma che cerchi di affidare questo ruolo non semplice ad una persona completamente diversa che abbia cuore, spirito, coscienza e voglia di aiutare…
Sig. D’Amore purtroppo non è stato capace di farmi cambiare opinione su di Lei, capisco e ripeto ognuno chiede qualcosa e ognuno cura i propri interessi, ma come in tutte le cose ci sono delle priorità e non credo che quest’appello abbia parte secondaria. Giusto per essere chiari, riguardo ad un ipotetico incontro per la fine del mese, Sig. D’Amore e Sig. De Luca fate ciò che volete perché ormai ho perso le speranze sul nostro incontro, già so che troverete mille cavilli e molteplici scusanti per non aderire, perché siete ormai “CARTE CONOSCIUTE” a manforte di quanto scritto vi auguro per quando verrete e se verrete un buon bagno e soprattutto un buon bucatino e coniglio, non immaginate neanche quanta tristezza, rammarico e rabbia c’è in questo scritto, ma stavolta concludo dicendo, speriamo in tempi migliori, voglio usare un detto antico che dice “stòrta va, deritta vène” anche perché sèmpe stòrta nun po’ ghì…. SPERIAMO…

GRAZIE.
SILVIO CARCATERRA – VICE PRESIDENTE A.P.O