F1: Alessandro Benetton ricorda il giro di Schumacher a Spa nel ’91

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Roma, 9 mag. – (Adnkronos) – “Devo chiamare Flavio ma, mentre mi avvicino al telefono, quello manda uno squillo. Sollevo prontamente. Chiamata intercontinentale. “L’hai visto'” “Il tedesco’” “Sì, il tedesco”. Flavio scalpita. Dice che la Jordan non l’ha ancora messo sotto contratto per la prossima stagione. Possiamo avvicinarlo ma gli toccherà forzare la mano. Nel frattempo, tra un replay e l’altro, in televisione stanno intervistando Schumacher. Ha ventidue anni, corre il campionato prototipi per la Mercedes e ogni tanto fa il collaudatore in Formula 1. E quando gli chiedono quand’è l’ultima volta che ha corso sul circuito di Spa, perché solo uno che ci è stato poche settimane o mesi fa poteva comportarsi così in pista, il ragazzo risponde che oggi è stata la prima volta”. Così Alessandro Benetton nel suo libro ‘La Traiettoria’, in uscita domani, come riporta ‘Il Messaggero’ ricorda quando vide per la prima volta Michael Schumacher nel 1991 e il modo rocambolesco con cui insieme al team manager Flavio Briatore riuscirono a portare il fenomeno tedesco dalla Jordan alla Benetton. “Il giornalista balbetta, dice che Eddie Jordan si sarà senz’altro assicurato che il suo pilota conoscesse il circuito prima di mandarlo in pista. Leggenda vuole che Schumacher, nei box, poi lo ammetta facendo spallucce. “I lied”. “Ale, ci sei'” “Vai, Flavio. Vai”. “Dovrò fare un po’ di casino. E tu dovrei farne altrettanto, per far passare la cosa a Ponzano”. “Ci penso io”. “Lo so” mi saluta fiducioso Flavio, e negli anni il refrain dei suoi lo so si tramuterà in un commento lapidario in puro stile Briatore: ‘Alessandro è uno di quelli che ce l’ha fatta nonostante la famiglia’”.