ISCHIA. LA PAS: “SDEGNO PER IL BRACCONIERE CON ARMI CLANDESTINE”

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In seguito all’arresto del Bracconiere di Barano si è espressa l’associazione protezionista-culturale “P.A.S. PRONATURA-Pan Assoverdi”/ONLUS.

“L’uomo, arrestato, in flagranza, nei boschi – dai Carabinieri Forestali di Casamicciola – per porto di armi clandestine, possesso di 800 munizioni, attività venatoria illecita (in periodo vietato, con uso di trappole, reti, richiami elettromagnetici). Per tali reati, aggravati dai motivi abietti e futili, è previsto l’arresto obbligatorio. Infatti, i Militi hanno tradotto il 42enne baranese a Poggioreale.
Nell’aprile 2021, i vertici della “P.A.S.” – che, in passato, si avvalevano pure di un  nucleo di guardie volontarie ittico/zoofile – s’incontrarono col mar. Antonio Biancardi, stringendo un patto verbale di collaborazione.
“Massimo apprezzamento – recita un comunicato degli ambientalisti – per le attività dei Carabinieri a tutela dell’ecosistema e del patrimonio naturalistico. Un grazie ed un saluto al vicequestore M. Antonietta Ferrara della Polizia, che ha lasciato Ischia. Stiamo valutando la costituzione di parte civile, contro il teppista della doppietta. Speriamo che la decisione in itinere non generi le stesse reazioni, scomposte, di una
minoranza dell’opinione pubblica, come nel 1999 o il 7 aprile scorso”.
Chiaro il richiamo dell’organizzazione “no profit” all’istanza – risalente a 23 anni fa – di ritiro della cittadinanza onoraria di Forio, al prof. Giovanni Jannelli, in seguito alla condanna definitiva dell’ex Presidente Prov. Federcaccia di Napoli per atti di bracconaggio.
Altrettanto icastica, l’allusione alla provocatoria richiesta del Consiglio Direttivo della “Pan Assoverdi” di revoca del “Premio Ischia 2011 di Giornalismo” a Toni Capuozzo, dopo che questi definì la strage di Bucha “una fiction”. Iniziativa che, nell’immediato, provocò violentissime polemiche contro i Dirigenti della ONLUS ed attestazioni di solidarietà per il reporter friulano, difeso – tra gli altri – dal parlamentare Vito R. Petrocelli. Vituperii però che si sono notevolmente ridimensionati, alla luce delle minacce russe contro l’Inghilterra e dall’analisi delle parole del Min. Luigi Di Maio, dell’ex deputato Daniele Capezzone, dello scrittore
Roberto Saviano, dei giornalisti Massimo Giletti, Corrado Formigli, Franco Di Mare, Beppe Severgnini, Filippo Passeri, Agnese Pini, Vittorio Macioce, nonché in virtù della stessa espulsione del sen. Petrocelli dal movimento “5stelle”. Per non parlare del post di Capuozzo dedicato alla memoria di un mercenario veneto, delinquente, ricercato, latitante (Edy Ongaro).
Sferzante il commento finale dell’organizzazione solidaristica, con sede in via delle Terme: “Forse qualche giornalista Mediaset, se fosse nato con 75 anni di anticipo, avrebbe messo in discussione (prima della scoperta delle fosse comuni) anche gli orrori di Auschwitz, negati dai tedeschi? Avrebbe chiesto a Liliana Segre di mostrare l’avambraccio sinistro col n. 75190 marchiato a fuoco?”