ISCHIA. SILVIO CARCATERRA A SPERANZA: “AI MALATI SERVE UN MACCHINARIO PER LA PET-TAC, CONFIDO NEL SUO BUON CUORE”

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Sull’isola d’Ischia sono tanti i disagi con i quali i pazienti oncologici sono costretti a confrontarsi. Uno di questi è l’assenza di un macchinario per la Pet-Tac e a denunciarlo è ancora una volta Silvio Carcaterra, che in una lettera mandata al ministro Speranza ha scritto:

«Egregio ministro Speranza, le scrivo perché da diversi mesi cerco di far comprendere alle istituzioni la vitale importanza dell’installazione di un macchinario per la Pet-Tac nell’isola d’Ischia. I disagi che noi pazienti oncologici siamo costretti a sopportare sono disumani: ogni volta che dobbiamo sottoporci a un esame per verificare come reagisce il cancro che sta dentro di noi alle cure chemioterapiche o radioterapiche, dobbiamo per forza attraversare il mare per raggiungere un centro attrezzato in terraferma. Non ne possiamo più, nessuno ci ascolta e ci sembra di morire due volte, lentamente. Ogni volta che viaggiamo e ci spostiamo dall’isola per fare la Pet-Tac corriamo il rischio, sempre maggiore, di contrarre il Covid 19. Come se non bastasse, per molti di noi le forze sono ormai ridotte – si legge nella lettera indirizzata da Silvio Carcaterra al ministro – e non siamo affatto al cento per cento. Le chiedo di aiutarci a colmare questo disagio, di mettere in condizione noi pazienti oncologici di combattere davvero la malattia, il cancro; e con meno stress, con più serenità: abbiamo bisogno di questo benedetto macchinario per affrontare meglio questa battaglia. Le fatiche e le paure sono infiniti. Le spese sono enormi e molti sono costretti a rinunciare ai controlli, fondamentali per tutelare i nostri diritti, per garantirci una aspettativa di vita. La situazione ha superato i confini della sopportabilità, e confido nel suo buon cuore affinché, grazie al suo intervento, ci possa essere una svolta».