FUNGHI. LA STAGIONE NON E’ STATA DELLE MIGLIORI, MA ORA…

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Quest’anno la stagione per la raccolta dei funghi non è stata delle migliori. La scarsità di precipitazioni tra agosto e settembre non ha creato le giuste condizioni, ma le piogge dei giorni scorsi sembrano aver salvato, almeno in parte, la raccolta. Ed è così scattata nei boschi italiani la caccia a finferli, trombette, chiodini e porcini. Ma sempre con le giuste precauzioni.

La mancanza di pioggia nei mesi più importanti per la produzione dei funghi nei boschi, come settembre, unita alla concentrazione dei fenomeni piovosi in poche giornate e con grande intensità, non ha creato ad oggi le migliori condizioni per la produzione di funghi più ricercati come i porcini o di tutte le altre specie di funghi raccolti, sia a scopo gastronomici, sia a scopo scientifico.

Nonostante ciò, per gli appassionati e i golosi, in questo periodo dalla media montagna fino alla macchia mediterranea tutti i tipi di boschi di latifoglie e conifere sono adatte alla ricerca. E sono moltissime le specie di funghi commestibili che si possono trovare. I più noti e ricercati nel periodo autunnale  sono le 4 varietà di porcini, i galletti o finferli, le mazze da tamburo, l’ovolo buono e a breve, con l’ingresso dell’aria fredda, anche le famigliole buone o chiodini. Poi ci sono anche tutta una specie di funghi eduli, come i cardoncelli o i lardaioli, che vengono raccolti solo in alcune località della nostra Penisola.

Ma i funghi non sono tutti buoni. Esistono infatti alcune specie tossiche che possono portare anche alla morte. Pertanto vanno consumati sono quando si è certi della loro commestibilità e in caso di qualsiasi dubbio non affidarsi per alcun motivo alle applicazioni o ai gruppi social. Per certificare un raccolto certificato al consumo alimentare esiste un servizio gratuito delle Asl delle Regioni o i gruppi micologici sparsi sul territorio.

Ogni persona può raccogliere funghi ma osservando determinate normative, che possono essere nazionali, regionali, comunali o consorziali. Prima di andare alla raccolta di funghi bisogna verificare la normativa vigente della regione o comune nel quale si intende andare e attenersi alle relative norme in merito. Importantissimo non andare nelle ore notturne.

Infine un segreto per una proficua raccolta. Andare nei boschi con lo spirito di fare una passeggiata nella natura. Se sappiamo osservare i dettagli del sottobosco e leggere con tranquillità l’ambiente che ci circonda, probabilmente riusciremo a trovare qualche fungo in più perché avremo il colpo d’occhio che ci svela la sfumatura in mezzo alle foglie di castagno.