(Adnkronos) – Altra odissea: “La trivella era sulla via Cassia e la macchina che doveva trasportarla al Tiburtino terzo, due poli opposti di Roma. Abbiamo recuperato le parti e trasportato il cingolato sul posto. Ma le strade erano bloccate dalla gente che andava a vedere lo ‘spettacolo’. I carabinieri dirottarono le auto sui prati….”.
Il resto è storia: “Dopo la morte del piccolo Alfredino, nonostante gli sforzi sovrumani i pompieri vennero presi a sassate dal pubblico che assisteva alle operazioni e furono apostrofati con appellativi pesantissimi. Questo intervento era trasmesso in mondovisione. La gente ci chiamava da ovunque, anche dall’America per dare suggerimenti. La sala operativa del comando di Roma a via Genova andò in tilt”, mentre a Vermicino arrivavano volontari senza alcuna supervisione”. (di Roberta Lanzara)