Mafia: Salvatore Borsellino, ‘scarcerazione ripugna umanamente, ma la legge va accettata’

Palermo, 1 giu. (Adnkronos) – “La liberazione di Brusca, che per me avrebbe dovuto finire i suoi giorni in cella, è una cosa che umanamente ripugna. Però, quella dello Stato contro la mafia è, o almeno dovrebbe essere, una guerra e in guerra è necessario anche accettare delle cose che ripugnano. Bisogna accettare la legge anche quando è duro farlo, come in questo caso”. A dirlo all’Adnkronos è Salvatore Borsellino, fratello di Paolo ucciso da Cosa nostra nella strage di via D’Amelio, commentando la scarcerazione di Giovanni Brusca che dopo 25 anni lascia il carcere per fine pena.

“Questa legislazione premiale per i collaboratori di giustizia – ricorda l’ideatore del Movimento delle agende rosse – fa parte di un pacchetto voluto da un grande stratega, Giovanni Falcone, per combattere la mafia, dentro ci sono l’ergastolo ostativo, il 41 bis. Va considerata nella sua interezza ed è indispensabile se si vuole veramente vincere questa guerra contro la criminalità organizzata”. 

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