SERRARA FONTANA. CESARE MATTERA: “CARUSO NON E’ UN MARTIRE; LE SUE SCELTE LO HANNO PORTATO ALLA SFIDUCIA!”

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“Serrara Fontana, Caruso fa la vittima per mascherare la sua brama di potere. Serve responsabilità e
onestà politica, lo dobbiamo alla gente”: a parlare è Cesare Mattera. ex sindaco e vicesindaco del comune ora commissariato. Mattera inoltre spiega: “Non esistono martiri. Esistono scelte. Siamo stati costretti, nostro malgrado, dunque, ad una scelta sofferta pur di far risparmiare al nostro popolo altri patimenti e non permettere ulteriormente a Caruso, azioni sfacciate e scorrette che sfiorano il sopruso”.

Ecco l’intervento completo di Cesare Mattera.

«Il primo richiamo deve essere rivolto a noi stessi, facendo appello al senso di responsabilità e alla
trasparenza. Non posso evitarlo. Per dovere istituzionale, per la mia storia politica, personale e per il
rispetto che nutro per la comunità di Serrara Fontana e ai tanti che in questi giorni mi hanno chiesto
una spiegazione non voglio sottrarmi, perché andrebbe contro tutto ciò in cui credo. Non avrei mai
voluto che a Serrara Fontana giungesse il Commissario Prefettizio. La verità, nota probabilmente solo
ad alcuni, per il rispetto che nutro per Serrara Fontana, sento il dovere di renderla pubblica. Caruso
con il suo gruppo, dopo aver sfiduciato il sottoscritto e l’assessore Aniello Mattera, ponendosi di fatto
in minoranza, è venuto meno alle più basilari regole del confronto democratico. È mio dovere dirlo
chiaramente. Alcune condotte inopportune di Caruso e il suo gruppo, come quella di continuare ad
amministrare con arroganza come se avesse ancora una maggioranza, escludendo dal dialogo gli altri
consiglieri comunali e utilizzare la casa comunale per la propria campagna elettorale, hanno
rappresentato un bruttissimo momento per la vita democratica del nostro Comune. Tutto ciò, e solo
questo, ha anticipato la venuta del Commissario Prefettizio. Perciò è arrivato il momento che anche
gli altri trovino il coraggio di dichiarare alla gente e all’isola intera la verità per impegnarsi almeno
questa volta ad assumersi la propria fetta di responsabilità.
Il tema della situazione di Serrara Fontana sin da subito deve essere affrontato con la necessaria
urgenza e coerenza. Non ci siamo lasciati intimorire e dopo una sofferta riflessione, abbiamo deciso
di sfiduciare Caruso congiuntamente agli altri consiglieri e ci siamo messi immediatamente a lavoro
per il bene dei cittadini e di quanti ci sostengono. In loro abbiamo trovato la forza di non arrenderci.
Ci siamo trovati di fronte ad una scelta. Amara, sofferta, dolorosa, difficile. Non fatico ad ammetterlo.
Non esistono costi amministrativi aggiuntivi a seguito della nostra decisione. Al contrario, li abbiamo
azzerati fermando una gestione malsana della cosa pubblica, sebbene ancora oggi emerga il tentativo
patetico di far apparire la caduta dell’amministrazione, opera mia e di altri continuando a cantare le
proprie lodi personali per apparire come un martire sul patibolo della politica. Non esistono martiri.
Esistono scelte. Ho fornito, a suo tempo, una serie di considerazioni di fondo che voglio ribadire. Il
commissario prefettizio è giunto a Serrara Fontana esclusivamente per volontà dell’ex sindaco
Caruso. Sì, per sua volontà. Perché dopo aver sfiduciato me in qualità di vicesindaco, ad Aniello
Mattera come assessore, in modo diretto ha revocato la fiducia anche al mio gruppo e a chi ci ha
chiesto di essere i loro rappresentanti. E stiamo parlando di centinaia di cittadini. In quell’atto
prepotente abbiamo capito che una maggioranza non esisteva più e ne abbiamo preso atto. Secondo
le più basilari norme di onestà politica, sarebbe stato opportuno che Rosario Caruso convocasse i
capigruppo allo scopo di restaurare il dialogo e la dialettica politica. L’obiettivo sarebbe dovuto
essere, nell’interesse dei cittadini, di sanare la crisi e creare una nuova amministrazione. Magari di
larghe intese, per impedire l’arrivo del rappresentante di Governo e garantire ai cittadini il governo
del Comune, sino alle prossime elezioni oramai prossime. Una proposta che, non ho difficoltà a
sostenerlo, è stata presentata all’ex sindaco Caruso anche dal consigliere di minoranza Palma Iacono.
Un’intenzione mai valutata da Caruso, anzi da lui stesso declinata. A Caruso è stata servita la
soluzione su un piatto d’argento, se veramente avesse voluto scongiurare l’arrivo del Commissario
Prefettizio, ma non era questo il suo disegno. C’è un’altra ipotesi che non si può escludere,
conoscendolo. Come diceva Andreotti, a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre s’indovina. L’ex
sindaco avrebbe agito in questo modo, cercando la rottura con il sottoscritto e con gli altri della giunta,
per costringere il resto dei consiglieri a sfiduciarlo. Nella conclusione di questo piano sarebbe giunto
il Commissario. E lui, intanto, avrebbe potuto presentarsi ai cittadini come vittima e indicare noi come
carnefici. Se fosse così, sarebbe un’abile mossa, devo ammetterlo, ma meschina, perché non sipossono sbeffeggiare in questo modo i cittadini di Serrara Fontana, i quali stanno vivendo momenti
di grande difficoltà a causa della pandemia, solo per scopi propagandistici. Non si può utilizzare la
“casa comunale” per fini personalistici. Abbiamo detto basta e ce ne assumiamo, io per primo, tutta
la responsabilità. Perché sappiamo che il riacquisto dello spazio democratico è una questione
imprescindibile per il nostro Comune e lo dice proprio chi, a causa della sfiducia di Caruso, è stato
costretto a rinunciarvi. La democrazia è stata, dall’ex Sindaco, vilipesa e annientata. La nostra
comunità deve lottare per il recupero della sua identità e, con analoga urgenza, combattere per
riappropriarsi del proprio spazio democratico e della propria rappresentanza politica. Siamo stati
costretti, nostro malgrado, dunque, ad una scelta sofferta pur di far risparmiare al nostro popolo altri
patimenti e non permettere ulteriormente a Caruso, azioni sfacciate e scorrette che sfiorano il sopruso.
Il nostro lavoro, in questo momento, è diretto a confrontarci con quanti vorranno contribuire a
superare questo periodo di persistente incertezza e ad impegnarsi per il rilancio del nostro territorio.
Siamo già a buon punto e la squadra è quasi al completo. Stiamo lavorando in modo serrato per la
redazione di un programma aperto a tutti i contributi e a quanti volessero partecipare con noi a
rivitalizzare la vita democratica del nostro paese, che ha bisogno dell’impegno di tutti. Siamo
soddisfatti della partecipazione e dei contributi già raccolti. A breve renderemo noti i nomi di quanti
credono ancora nella partecipazione alla vita democratica, nell’utilità di lavorare in squadra per il
proprio paese e non fini personalistici. E sarà un onore per me, partecipare alla prossima competizione
elettorale, quale candidato sindaco di Serrara Fontana».
Cesare Mattera