Coronavirus e vaccino Astrazeneca. La decisione della sospensione della somministrazione del vaccino AstraZeneca dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa su tutto il territorio nazionale, ora in attesa della decisione dell’ente europeo per i medicinali Ema – è un atto dovuto e di “cautela” ma “vanno evitati gli allarmismi”.
Questa è la posizione condivisa dalla maggioranza degli esperti, infatti precisano che gli eventi trombotici associati al vaccino evidenzino un tasso analogo a quello registrato nella popolazione generale.
A tranquillizzare è innanzitutto Magrini: “C’è stata una sospensione perché diversi paesi europei, tra cui Germania e Francia, hanno preferito sospendere in presenza di alcuni recentissimi e pochissimi casi di eventi avversi in donne e giovani, e ciò ha suggerito uno stop di verifiche prima di ripartire. A giorni attendiamo l’Ema” ma “chi ha già fatto il vaccino può e deve restare sicuro. Io mi sento di dire – ha ribadito – che il vaccino è sicuro, anche avendo rivisto tutti i dati”.
Anche il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza è intervenuto rispetto la sospensione del vaccino: “L’Ema si riunirà a breve per chiarire ogni dubbio in modo da poter ripartire al più presto e in completa sicurezza con il vaccino AstraZeneca nella campagna vaccinale. Confidiamo, perciò, che chi ha ricevuto la prima dose riceverà la seconda nei tempi previsti”. Finora, ricorda Rezza, “in Italia sono state somministrate quasi 7 mln di dosi” con “limitatissimi eventi avversi gravi. La sospensione temporanea per AstraZeneca è stata decisa in via solo precauzionale in accordo con Germania e Francia”.