Roma, 3 nov. (Adnkronos) – Da Roma si osserva con attenzione alle vicende pentastellate a Bruxelles, dove gli 8 dipendenti della comunicazione, come raccontato dall’Adnkronos, sono stati licenziati a causa della decisione dei 4 europarlamentari ‘dissidenti’ Ignazio Corrao, Rosa D’Amato, Nicola Pedicini ed Eleonora Evi di azzerare i fondi al raggruppamento condiviso della Comunicazione.
Rispetto all’ultimo strappo compiuto dai 4 eurodissidenti, “c’è dispiacere, soprattutto riguardo ai dipendenti. Che a farne le spese dei dissidi interni siano loro è un brutto fatto”, afferma un senatore. Gli fa eco una collega deputata: “i lavoratori meritano rispetto e quindi mi voglio augurare che quanto letto non sia vero. Ovvero, che lo stop ai fondi per la comunicazione sia avvenuto senza nemmeno avvisare persone con il quale da anni si lavorava gomito”.
Dai vertici bocche cucite, ma da più parti si invoca un intervento deciso nei confronti di chi ha ormai intrapreso una strada in totale dissenso dal resto del gruppo, votando spesso in modo diverso dal resto dei colleghi a Bruxelles. ‘In una squadra – chiosa un parlamentare M5s di spicco – si lavora insieme e si rispettano le decisioni della maggioranza. Se non si accettano le decisioni del gruppo si prende un’altra strada. Anzi, ci si dimette e si lascia spazio al primo dei non eletti’.