
Se votiamo “si” al Referendum del 20/21 settembre, la modifica della Legge rimane, cioè si riducono parlamentari, onorevoli e senatori. Se votiamo “no” invece la modifica non rimane, si toglie, si abroga. Rimangono i senatori e gli onorevoli più numerosi come lo sono adesso. Se voi sentite gli spot a favore e contro il Referendum, noterete che i 5 Stelle, in particolare Di Maio, ricordano che l’accordo stipulato tra i partiti che decisero questa modifica della Legge prevedeva, contemporaneamente, la modifica di altre Leggi Costituzionali perché noi siamo disciplinati da un insieme di norme che si devono bilanciare le une con le altre. Per esempio, un’altra norma costituzionale prevede che noi abbiamo cinque, sei senatori a vita. Per modificare la presenza dei senatori a vita nel loro numero bisogna fare una Legge Costituzionale. E’ difficile che si faccia, con l’aria che tira, una riforma della Costituzione che richiede quattro passaggi alle Camere. Quindi, alla promessa, a voce, di aggiungere alla riduzione del numero dei parlamentari, anche la riforma delle altre parti della Costituzione, non potrà essere mantenuta. Rimane una promessa. Con l’aria che tira, poi, difficilmente il Governo riuscirà a procedere per tanto tempo da avere quattro approvazioni, due dalla Camera e due dal Senato. La responsabilità è personale. Però è opportuno che il numero attuale dei senatori e degli onorevoli rimanga inalterato. Il risparmio economico è simbolico. Infatti parlano di 280 milioni di euro nella legislatura, non al giorno. La legislatura dura cinque anni. Fate i conti e vedete i risparmi. Non vale la pena. Poi, non avendo la certezza di arrivare a tutte le altre riforme costituzionali, alcune regioni rimarranno molto sguarnite e invece la provincia autonoma di Bolzano ne avrà un numero altissimo. Informatevi al di là dello spot. Fate attenzione ai rapidissimi spot televisivi. Vedete che non parlano in maniera dettagliata di come, quando e se si procede alle Riforme Costituzionali. Inoltre, da che il PD era d’accordo per la riduzione dei parlamentari, adesso stà cambiando idea. Certamente ognuno può pensare che pensano loro, i politici, al mantenimento della loro poltrona. Noi non abbiamo poltrone da mantenere. Dobbiamo mantenere la Democrazia. E’ l’unica cosa che ci salvaguarda e, più siamo rappresentati, meglio siamo rappresentati. Non dobbiamo dipendere da un gruppetto piccolissimo di persone inaffidabili che, semmai, essendo di meno, si mettono più facilmente d’accordo e fanno, da noi, quello che vogliono. E voi capite quello che non dico.
di Antimo Puca