Questa notte una coppia di genitori si è recata all’ospedale di Lacco Ameno per assistere la loro bambina, che accusava una febbre molto alta. Dopo le cure dei sanitari, la bambina è stata dimessa ed è stata riaffidata ai genitori, che avrebbero dovuto far ritorno a casa in piena notte. Purtroppo, però, l’attesa al freddo e al gelo sul lungomare, in attesa di un modo per ritornare a Forio è stata vana almeno fino alle 04.00, quando un lavoratore diretto ad Ischia, vedendo la coppia sulla fermata dell’autobus con in mano la bambina avvolta in una coperta, ha deciso di dare loro un passaggio con il proprio furgone.
A raccontarci la vicenda, è stato proprio il conducente del furgone, un nostro ascoltatore. A questo punto, però, viene lecito chiedersi se un simile atto di civiltà come quello del nostro ascoltatore fosse effettivamente necessario, inevitabile per assicurare ai tre di ritornare a casa senza costringerli a prendersi una bella dose di freddo ed umidità in mezzo alla strada. Non sarebbe stato possibile anche da parte dei sanitari del nosocomio lacchese un comportamento leggermente diverso? Magari facendo trascorrere la notte alla bambina all’interno dell’ospedale, al caldo, per poi dimetterla in mattinata? Raccontare una storia simile a ridosso del periodo natalizio rende il tutto ancora più triste.