L’appello si alza forte dai bagnanti isolani che non possono nuotare tranquillamente senza vedersi sfrecciare in testa barche e gommoni che dovrebbero mantenersi a distanza ben precisa dalle spiagge.
Le regole sono chiare e contenute nell’Ordinanza dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia n. 26/2014.
Per quanto riguarda la navigazione è vietata nelle zone di mare sotto costa riservate alla balneazione a 200 metri dalla riva. Anche l’ormeggio deve avvenire oltre quella distanza. Eppure queste regole non le rispetta nessuno. quasi ogni giorno ci vengono infatti segnalate zone di mare riservate alla balneazione violate da barche.
In barba a qualsiasi regolamento, ma anche al buon senso, non c’è parte dell’isola che sia garantita. Uno per tutti il caso di Sorgeto. La baia foriana famosa per le conche di acqua calda termale nel week end diventa un vero e proprio porto. Nonostante ci siano anche delle boe che delimitano la zona navigabile, le imbarcazioni giungono quasi a riva, e soprattutto i tender approdano direttamente nelle vasche naturali.
“Le chiamate alla Guardia Costiera non si contano, solo domenica scorsa ne sono state fatte diverse – ci spiega un frequentatore della baia – ogni volta ci rassicuravano che sarebbero intervenuti, ma non si è visto nessuno. Ogni week end è la stessa storia, le barche occupano la baia e noi stiamo a guardare. A Sorgeto è diventato anche pericoloso fare il bagno a pochi metri dalla riva. Un canotto a motore acceso e ad alta velocità fa continuamente la spola tra le barche e la riva, quando dovrebbe invece procedere solo a remi e con grande cautela.
Tutto questo comporta grandi disagi per i bagnanti: una baia invasa dalla nafta, puzza di benzina e barche che ti sfrecciano in testa.
Forse dobbiamo aspettare un incidente per avere qualche controllo?”