Dopo le dichiarazioni rese nei giorni scorsi dall’assessore Antonio Carannante in merito alla situazione debitoria del Comune di Procida, è intervenuto con una nota il consigliere di minoranza Menico Scala:
“A poco più di un anno dalla scadenza elettorale comunale, le poche sirene rimaste all’attuale maggioranza che governa l’isola dal giugno 2015, dopo anni passati a tranquillizzare i cittadini che le azioni poste in essere avrebbero condotto a mirabilia (basta ascoltare l’intervista del consigliere delegato al bilancio rilasciata il 16 novembre 2017 all’emettente televisiva Teleischia, recuperabile anche dalla rete, dal titolo: ” Verso il risanamento dei conti. Renderemo Procida virtuosa”) per nascondere le proprie gravi colpe, si risvegliano ritornando a parlare di “Debiti”.
La verità è che, in questi quattro anni, gli attuali amministratori, pur di stare al timone della nave, si sono gongolati nell’amministrazione quotidiana senza avere un barlume di programmazione. Senza toccare la schizofrenia dei dispositivi di circolazione, che da tempo sono sotto gli occhi di tutti: vogliamo parlare della vendita degli immobili comunali, fermi al palo con prezzi ben al di sotto degli impegni presi nei bilanci approvati dalla maggioranza; vogliamo parlare dello stallo che vive l’Ufficio Tecnico e delle pratiche edilizie e di condono che languono negli uffici e dei mancati incassi che questo comporta; vogliamo parlare dell’ex struttura carceraria che in questi quattro anni non ha fatto alcun passo avanti tangibile sul versante delle idee progetto e dei relativi finanziamenti e che, per lo più, giorno dopo giorno diventa sempre di più un rudere in cadenza; vogliamo parlare dell’isolotto di Vivara, con i vari Comitati, dell’Area Marina Protetta, dell’Albano Francescano, diventati solo luoghi per dare qualche contentino ad amici, a vecchi sostenitori; vogliamo parlare dei trasporti marittimi e terrestri sempre più precari; vogliamo parlare delle incertezze nel comparto sanitario.
Se proprio dovessimo parlare di “quelli di adesso”, che presto saranno anche “quelli di prima” , con i disastri arrecati alla comunità isolana, ritengo che potremmo fare ben più di una campagna elettorale, incisiva e dura, e non ci tireremo indietro”.