FORIO, DOMENICO SAVIO (P.C.I.M-L): “IL MERCATO STORICO TRASFORMATO IN UN BAZAR”

Il centro storico di Forio trasformato in un “bazar” o “mercato della maddalena” alla duchesca di napoli: una vergogna sociale, politica, amministrativa ed elettorale!

di Domenico Savio*

Nella società borghese dello sfruttamento padronale della classe lavoratrice operaia e intellettuale e dell’accentramento della ricchezza socialmente prodotta nelle mani di pochi individui parassiti, le elezioni del potere politico da istituto di presunta democrazia, di partecipazione popolare e di governo del popolo, con tutti i limiti della delega incontrollata agli eletti, si è finanche trasformato in una falsificazione di tali presupposti. Molte sentenze e condanne della magistratura ci parlano di corruzione di partiti e di poteri istituzionali, di ingerenze mafiose e di altre organizzazioni malavitose, di voto di scambio, di abuso d’ufficio, di concussione, eccetera.
Le forze politiche borghesi del centrodestra, centro e centrosinistra utilizzano, nelle campagne elettorali delle elezioni europee, nazionali, regionali e comunali, tutti gli strumenti possibili per vincere le elezioni, dagli investimenti di capitale alle scelte politiche e amministrative durante la campagna elettorale, alle politiche clientelari ed elettoralistiche precedentemente adottate, alle promesse individuali e collettive, eccetera. Sicché il voto non sempre risulta essere espressione del “libero arbitrio”, può risentire di vari condizionamenti, che possono influenzare negativamente il risultato elettorale, il potere che ne consegue e favorire le scelte amministrative antipopolari e di mal governo che ne possono derivare. Le elezioni borghesi sono la negazione di ogni forma di autentica democrazia.
Purtroppo il centro storico di Forio ha sempre risentito di una pessima gestione amministrativa delle attività commerciali, con aree privilegiate rispetto ad altre penalizzate, pratica scellerata di clientelismo e favoritismo che ha anche determinato contrapposizioni e conflitti tra le diverse categorie di commercianti.
Ciò quando gli esercenti il commercio dovrebbero essere considerati tutti uguali rispetto ai diritti e ai doveri del settore, così come tutti i Foriani dovrebbero essere trattati allo stesso modo nel rispetto dei propri doveri e nel beneficio dei propri diritti derivanti dal funzionamento e l’utilizzo dei servizi pubblici locali, dalla nettezza urbana, alla sicurezza e vivibilità del territorio, al mare e alle coste pulite, al trasporto urbano, al diritto alla casa, alla disponibilità dello scuolabus e della mensa scolastica gratuiti, eccetera.
Constatiamo che nel centro storico di Forio, anche rispetto al passato, dopo le elezioni comunali del 10 e 24 giugno 2018 la già difficile situazione espositiva preesistente si è pesantemente peggiorata con grave danno al patrimonio culturale, artistico e architettonico ivi esistente, alla tranquillità pubblica e al piacevole godimento del passeggio: tavolini di bar che si allargano sino alla sede stradale limitando la circolazione pedonale; in via Erasmo Di Lustro tra bar ed esposizioni dei negozi viene quasi ostruito il passeggio di residenti e turisti; nella stessa via l’esposizione di varie mercanzie sulla strada danno l’immagine sgradevole di trovarsi nell’ex “Mercato della Maddalena” alla “Duchesca” di Napoli, ora spostato in altri luoghi, mortificando le bellezze architettoniche dei palazzi e sacrificando il gusto del bello alla vista della popolazione residente e turistica che utilizza quel percorso; occupazione selvaggia del suolo pubblico, autorizzato o meno; strutture che offendono il decoro cittadino, schiamazzi orchestrali; vergognosi baracconi fatti installare all’esterno dei locali, specialmente d’inverno quando se ne consente la chiusura laterale; eccetera.
Insomma, il centro storico di Forio somiglia sempre di più a un “Bazar” orientale che a un luogo di villeggiatura, di godimento dei luoghi e di rilassante osservazione delle nostre bellezze monumentali.
Molti si chiedono dove sono il sindaco, gli assessori ai beni culturali, artistici e architettonici, al turismo, al commercio e alla viabilità? Stando la vergognosa situazione rappresentata e non fatta rimuovere dobbiamo concludere che essi sono i veri responsabili politici e amministrativi del degrado espositivo che si è creato al centro del paese. E’ una situazione colpevolmente consentita che, tra l’altro, sta ulteriormente alimentando le divisioni e le contrapposizioni tra i diversi settori merceologici e che non fa bene allo sviluppo civile, occupazionale, turistico ed economico di Forio.
Il commercio serio e rispettoso delle diverse peculiarità di un territorio, in particolare dei centri storici e dei luoghi di singolare valore architettonico, artistico e ambientale, si esercita unicamente all’interno dei rispettivi locali, con la possibilità di vetrinette esterne incastonate esclusivamente nei muri perimetrali.
L’amministrazione comunale negando ogni forma di clientelismo e di favoritismo approvi e faccia severamente rispettare una delibera di consiglio comunale che contempli la difesa dei diritti e dei bisogni di tutti – residenti, turisti, ristoratori, commercianti, artigiani, agricoltori, pescatori, ambulanti e altri – nell’ambito del rispetto dell’ambiente cittadino e di quello rurale. Il male e la discriminazione del clientelismo, del favoritismo e dell’elettoralismo siano banditi dalla vita civile e sociale. Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista chiama a raccolta la parte migliore del popolo di Forio per conseguire questo risultato di civiltà nella gestione del settore commerciale e per la migliore vivibilità del nostro territorio comunale.

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