il Tribunale del Riesame ha decretato: il 49enne ischitano Almerico Calise resterà in carcere. 
L’uomo è accusato di tentata strage e resistenza a pubblico ufficiale.
La notte del 3 giugno minacciò di far esplodere una bombola di gas sotto il Castello aragonese, gettando la gente nel panico. L’uomo, che soffre di disturbi psichiatrici, ha già dei precedenti penali.
I carabinieri lo arrestarono mentre tentava di fuggire a bordo della sua auto; nella colluttazione tre carabinieri riportarono lesioni fisiche.
Calise fu condotto al carcere di Poggioreale.
Il giudice per le indagini preliminari ne convalidò l’arresto, rigettando la richiesta dell’avvocato difensore, Mariangela Calise che aveva sottolineato l’incompatibilità del regime carcerario per il suo assistito.
La difesa si è appellata quindi al Tribunale del Riesame chiedendo il trasferimento dell’imputato presso una struttura sanitaria
Ma anche questa richiesta è caduta nel vuoto: i giudici del Riesame hanno confermato la decisione del Gip e Almerico Calise resta in carcere.
