Nino Di Costanzo lascia il Mosaico dell’Hotel Terme Manzi di Ischia. La notizia è stata rilanciata dal sito del Gambero Rosso. Lo chef ischitano, fautore del successo del ristorante che ha ideato e gestito sin dalle origini – nel 2006 – plasmandone lo stile, annuncia il suo abbandono della cucina ischitana, celebrata dalla critica come una delle migliori tavole campane e italiane. Ringraziamenti alla proprietà, una decisione che sembra maturata nel tempo – per intraprendere una nuova attività – ma ancora disorientamento per il futuro del Mosaico.
La notizia arriva inaspettata, ma è di quelle che lasciano il segno. Soprattutto nel contesto della ristorazione ischitana, che negli ultimi anni ha visto esprimersi al meglio il talento di Nino Di Costanzo – chef bistellato e due Forchette del Gambero Rosso – nato sull’isola campana e tornato a far parlare i prodotti del territorio e le suggestioni della tradizione locale dopo un viaggio in cucina che l’ha portato fin nei Paesi Baschi, alla corte di Juan Marì Arzak (senza dimenticare l’alunnato presso il maestro Gualtiero Marchesi).
E alla guida della brigata del Mosaico dell’Hotel Terme Manzi di Casamicciola, Di Costanzo ha saputo inventare uno stile tutto suo, apprezzato dagli ospiti dell’isola e celebrato dalla critica. Una creatura cresciuta tra le mani dello chef, che ha contribuito alla sua progettazione sin dall’inizio, nel 2006, quando l’intento era riuscire a emozionare i commensali con una cucina intrigante e ingredienti di qualità. Obiettivo centrato.
Ora però Di Costanzo è pronto a lasciare, per intraprendere una nuova esperienza, come emerge dalle parole di commiato che ha voluto diramare, mostrando riconoscenza verso la proprietà, ma non nascondendo l’intenzione di dedicarsi a una nuova attività professionale: “Desidero sentitamente ringraziare la Famiglia Polito che in tutti questi anni, con i loro sforzi e la loro disponibilità, mi ha consentito di conseguire i miei risultati. Mi dedicherò dai prossimi giorni ad una nuova attività professionale che inizierà, là dove si è conclusa la mia esperienza di Ischia. Non posso dimenticare, in questo momento velato di malinconia, tutti i miei collaboratori che mi hanno consentito di realizzare questa bellissima esperienza. Anche a loro voglio esprimere tutta la mia profonda gratitudine”.Più cauto in una seconda dichiarazione che delinea un futuro probabilmente ancora al Sud: “Negli anni ho avuto tante proposte. Vedremo. Spero però ardentemente di riprendere il discorso che oggi si interrompe. E sarebbe bello poterlo fare ancora al Sud.”