Due appuntamenti in programma a Lacco Ameno: il 21 agosto Francesco Ballo parla di Jacques Tourner, il 24 Luigi Dei della scienza ai tempi di Facebook
Dal teatro, assoluto protagonista dell’estate di Villa Arbusto, al cinema e alla chimica ai tempi di Facebook. Non si ferma l’intenso cartellone di “Metamorphosis. I miti, i luoghi, la memoria”, che impreziosisce l’estate culturale di Lacco Ameno e dell’intera isola d’Ischia. La rassegna, nata da un’idea dell’assessorato alla Cultura del Comune di Lacco Ameno, con la collaborazione dell’Associazione Ischitani nel Mondo, del Circolo Georges Sadoul e della Regione Campania, ha sin qui fatto registrare un successo significativo in termini di pubblico, pienamente confermato dalla cornice di performance come l’Inno al Sole, le Metamorfosi di Ovidio e La Trama delle donne che, con la regia di Salvatore Ronga, hanno saputo coniugare la bellezza suggestiva dei frammenti della millenaria storia dell’isola con la verve e lo spessore di rappresentazioni teatrali originali e ricche di contenuti.
E ora largo all’approfondimento cinematografico. Domenica 21 agosto alle ore 21 Villa Arbusto ospita, per il ciclo “Metamorfosi e cinema”, un incontro con il professore Francesco Ballo dell’Accademia di Belle Arti di Brera sul tema “Non si accarezzano gatti, si diventa pantere. Il personaggio mutante nel fantastico di Jacques Tourneur”.
L’appuntamento prevede la visione del capolavoro di Jacques Tourneur “Cat People” (Il bacio della pantera) del 1942, horror e noir che slitta nel fantastico più puro, una pellicola nella quale Tourneur mostra il fantastico oltre la nature fisica. Francesco Ballo è nato a Milano, si è laureato in Sociologia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale degli Studi di Milano. È docente titolare di Storia del cinema e del video all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Tra gli ultimi lavori di regia ha realizzato il lungometraggio in 16mm Quando le ombre si allungano, 1996; Come un giorno d’inverno, 1998; Milano Cerchia dei Navigli, 1998; Milano Bastioni, 1998; Muri bianchi, 1998; Hai chiuso la valigia?, 1999; Variazioni Keaton 1: Hard Luck e Variazioni Keaton 2: DayDreams, con Luca Mosso, 2002; Buster Keaton di corsa, 2003; Guido Ballo. Poesie, con Marina Ballo Charmet, 2004; Ortogonali, 2001-2006; Risa, 2007; Note su Sherlock Jr.di Buster Keaton, con Paolo Darra, 2009.
E non finisce qui: mercoledì 24 agosto alle 21 Villa Arbusto ospita il professore Luigi Dei, Magnifico Rettore dell’Università di Firenze, che – introdotto dal giornalista scientifico Pietro Greco – affronterà un tema decisamente singolare presentando il “”Diario social di un rettore. La chimica nel paese di Facebook”. Con le letture di brani del libro a cura di Roberto Scotto Pagliara, ci si addentrerà dunque nei meandri di un testo multimediale, con parole, immagini e musica. E multiculturale. Piccole note di chimica quotidiana, storie di molecole bipolari capaci di unire quello che sembrava soltanto possibile tenere separato: un libro che dunque raccoglie post che vanno dal marzo 2015 all’aprile 2016, ma è un’opera multimediale perché si legge, si guarda e si ascolta: inquadrando un comune lettore di QR code si può ascoltare pure la musica associata a ciascuna nota.
I post di Dei non sono soltanto riflessioni o divulgazioni sulla chimica (il rettore è un chimico), ma spesso un incrocio fra chimica, letteratura, teatro e canzone d’autore. Così, fra un “sodio, calcio, cromo, rame…oggi è San Giovanni e a Firenze ci sono i fuochi d’artificio” e un “Calici di vino, ovvero etanolo, alias alcol etilico”, capita di incappare in una citazione di Jannacci o in una poesia di Raymond Queneau, tradotta da Italo Calvino: “Dimmi, petrolio, è vero che provieni dai pesci? / È da buie foreste, carbone, che tu esci? / Fu il plancton la matrice dei nostri idrocarburi?/ Questioni controverse…natali arcani e oscuri…/ Comunque è sempre in fumo che la storia finisce. Finché non viene il chimico, ci pensa su e capisce/ il metodo per rendere solide e malleabili / le nubi e farne oggetti resistenti e lavabili”. Chimico con cinque brevetti e circa 150 pubblicazioni sulle principali pubblicazioni scientifiche internazionali (Nature, Scientific American, Nanotech Alert ed altre), Dei ha curato anche il volume “Voci dal mondo per Primo Levi. In memoria, per la memoria” e ha pubblicato tra l’altro i libri: “Maria Sklodowska Curie: l’ostinata abnegazione di un genio” “Musica, scienziato! Trilogia di monologhi scienti fantastici”, “Molecole d’autore in cerca di memoria. Dramma scientifico-civile in due atti”.
Metamorphosis continua fino all’11 settembre, in continuità e a complemento delle attività di fruizione della struttura. “L’idea – conferma Ronga – è che la collezione archeologica del museo si configuri come sistema organizzato di testimonianze del passato, ma anche come luogo della memoria dove recuperare l’origine di consuetudini e usi antichi, come quelli della pesca e della navigazione, della coltivazione della vite e della convivialità, le cui tracce permangono e si trasformano nel tempo fino a definire ancora oggi l’insieme della nostra identità culturale”.
“Il nostro obiettivo – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Lacco Ameno, Cecilia Prota – è quello di incentivare e valorizzare le attività connesse alla importante sede di Villa Arbusto, ben consci delle potenzialità di una delle eccellenze culturali dell’isola d’Ischia e, direi, dell’intera Campania”.