LA VICENDA DEI PILOMAT “KILLER”, IL VICE SINDACO RISPONDE: “SE SI PASSA COL VERDE, NON C’E’ ALCUN DANNO”

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Mi viene spontaneo di manifestare alcune riflessioni su una campagna mediatica che da tempo si sta sviscerando contemporaneamente sia sui social più in voga al momento e sia sui media ischitani e che ha ad oggetto i fantomatici pilomat del Comune di Ischia. Lo scrive il vice sindaco di ischia enzo ferrandino dal profilo facebook.
Trovo utile premettere un excursus storico di quella che fu la modalità di tutela degli accessi alle zone a traffico limitato del Comune di Ischia.
Per anni, all’inizio di ogni stagione turistica, il Comune di Ischia, al fine di tutelare gli accessi alle ztl, assumeva 40 – 45 vigili stagionali che materialmente venivano posti in coppia a guardia dei segnali che regolamentavano le entrate nelle zone centrali del paese.
Tale modalità di utilizzo dei vigili urbani stagionali nonché la eccessiva onerosità all’epoca risultavano essere oggetto di puntuale e massiva critica da parte degli opinionisti e dei critici degli accadimenti amministrativi.
Finalmente, dopo decenni di tale stato di cose, l’amministrazione comunale, nel 2009, è ricorsa all’utilizzazione di dissuasori mobili, attivati con badge, rilasciati agli aventi diritto, per disciplinare l’accesso nelle ztl.
Tale soluzione immediatamente si è prospettata enormemente migliorativa rispetto ai precedenti dispositivi in quanto ha consentito un utilizzo più proficuo e più efficiente dei vigili stagionali che, peraltro, da 45 oggi sono diventati 27, oltre che consentire una regolamentazione degli accessi protratta per tutto l’arco della giornata, quando invece, in precedenza, per esigenze di ordine anche sindacale, il servizio di regolamentazione degli accessi, con i vigili stagionali, non poteva essere protratto oltre le ore 02,00.
Nonostante i palesi benefici che pervengono dall’utilizzo di tali strumenti di dissuasione di accesso, purtroppo, dalla loro istituzione, si è dovuto registrare l’insorgere di una serie di polemiche circa i danneggiamenti che i veicoli subivano a causa del presunto cattivo funzionamento dei dissuasori.
A più riprese, opinionisti, attivisti politici e giornalisti hanno confezionato articoli, post e riflessioni varie denunciando presunti danni cagionati da pilomat impazziti. Secondo i novelli racconti degli estensori, il Comune di Ischia sarebbe stato infestato da terribili pilomat animati e rancorosi, che improvvisamente si sarebbero sollevati – dispettosi come scimmie, vigorosi come rinoceronti – impaurendo ignari passanti e distruggendo innocenti veicoli, condotti con la dovuta perizia da ignari automobilisti !!
Mai nessuno di questi estensori si è posto il dubbio circa le modalità di funzionamento di quello che è un semplice dispositivo elettro- meccanico che, utilizzato in altri luoghi della nostra Italia, non genera danni a cose e persone nella quantità stratosferica che, invece, genera ad Ischia.
Mai nessuno si è reso conto che tutti i veicoli che hanno subito danni mentre si accingevano a varcare l’accesso alle ztl, sono risultati pacchianamente e clamorosamente passati con il semaforo rosso.
Mai nessuno si è reso conto che ogni giorno, centinaia di veicoli autorizzati varcano regolarmente gli accessi senza subire alcun danno.
Mai nessuno si è reso conto o ha dato risalto alla circostanza che la stragrande maggioranza di coloro che hanno subito danni varcando gli accessi con il semaforo rosso, essendo privi dell’autorizzazione, erano in realtà intenti ad imbucarsi abusivamente alle spalle di veicoli muniti di regolare autorizzazione. Pratica obiettivamente visibile e diffusa.
Mai nessuno ha dato risalto alla circostanza che, a causa della scellerata attività di tali imbucatori abusivi, il Comune, pertanto, la nostra comunità, spesso deve sopportare ingenti esborsi finanziari per riparare e mantenere in uso questi dispositivi lesionati illegittimamente da coloro che invece si vorrebbe qualificare per soggetti danneggiati.
Mai nessuno ha dato atto che chi varca l’accesso alla ztl rispettando le regole basilari non incorre in alcun pericolo per la propria incolumità.
Mai nessuno ha prospettato tutto ciò !
Ebbene, vi è da dire che questi critici o opinionisti, con le loro prospettazioni, oltre che influenzare negativamente la pubblica opinione, inculcando il non rispetto delle regole nei convincimenti dei nostri concittadini, finiscono con i loro scritti per fornire materiale istruttorio idoneo ad alimentare contenziosi bagattellari davanti ai Giudici di Pace.
Il caso emblematico è quello raccontato in maniera impropria da una testata giornalistica stamane -19 luglio- in cui si denunciava l’avvenuto danneggiamento di un veicolo, nello specifico, un pulmino deputato al trasporto di turisti, da parte del terribile e temibile pilomat di piazza degli eroi.
Orbene, interrogando gli operatori della Polizia locale si è potuto facilmente apprendere, invece, che, per stessa ammissione del conducente del pulmino, destinatario di verbale di accertamento di infrazione al codice della strada per “danneggiamento di segnaletica e dispositivi stradali”, lo stesso si era imbucato non rispettando il proprio turno per varcare l’accesso della ztl, infilandosi alle spalle del veicolo che lo precedeva in ingresso alla ztl, con la lampada del semaforo accesa con il colore rosso.
L’articolista, che a sua volta trovava spunto in un post su fb, ha finito per dare una interpretazione ai fatti che certamente non è risultata educativa per i lettori.
Infatti, vi è da dire che, nottetempo, la testata del pilomat, sempre in seguito ad un utilizzo improprio del solito abusivo di turno, risultava essere stata leggermente danneggiata. Tale danneggiamento, però, non ne aveva pregiudicato, né nel caso prospettato, ne pregiudicava, il funzionamento corretto; tan’è che il pulmino – che nell’articolo veniva ritenuto danneggiato a causa del cattivo funzionamento del pilomat – è stato nella realtà danneggiato dall’imperizia ed imprudenza del proprio conducente il quale, incurante del segnale rosso del semaforo, a suo rischio e pericolo, e per sua stessa ammissione, decideva di varcare ugualmente l’accesso.
Da tutta questa ultima vicenda ne deriva più di una morale: se le regole vengono in genere rispettate e nello specifico davanti ad un pilomat si passa con il verde, nessun danno o problema viene cagionato; chi si pone nella nostra società quale opinionista, se vuole veramente collaborare al fine di migliorare il contesto in cui si vive, orientando proficuamente l’opinione pubblica verso il progresso, deve predicare lo scrupoloso rispetto delle regole senza tentennamenti e senza abdicare al facile populismo che alla lunga non genera progresso ma inesorabile arretratezza.
Una cosa è matematicamente certa: se ogni cittadino posto con la propria vettura davanti ad un pilomat, diligententemente, si limitasse a passare con il semaforo verde acceso, nessun danno si produrrebbe