“PER PROCIDA”: “LA BUONA POLITICA DELL’ING.COSENZA”

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Il gruppo “Per Procida” attraverso la pubblicazione di un manifesto, apprende il “Cosenza pensiero” o, per meglio dire, la rielaborazione critica del “Cosenza pensiero” sui vizi privati e pubbliche virtù della politica procidana. Parliamo di rielaborazioni in quanto giorni fa, in un intervento sulla stampa locale, l’ing. Giancarlo Cosenza, tra i massimi esponenti del PCI locale, consigliere comunale per anni e consigliere regionale durante la I Legislatura 1970-1975 (attività per la quale percepisce un vitalizio lordo mensile di euro 3146.18) evidenziava quanto segue:

“…….il progetto eseguito dall’Amministrazione, da tanti di noi amata, rappresenta l’alterazione funzionale della piazza (sosta, percorrenza), nonché la grave assenza di un rinnovamento della Marina in direzione della pedonalità, impegno formidabile dei primi cinque anni della nuova politica sull’isola. Sembra poca cosa?

Perchè si è eliminato l’innalzamento del sagrato; era un dato urbanistico e della sua funzione di molteplici attività invece cancellate: culturali, di gioco, le panche un eccellente Vefio multiplo, di uomini e donne, bambini e prima di tutto di anziani come me. Cosa invece sono i “panettoni” di cemento e le catene dinanzi il portale della Chiesa? La sensazione di doverle scavalcare è snervante. E le panche? Un girotondo al posto di un’idea di panca, protetto giuridicamente dal diritto d’autore del mio progetto! Vi avevo accennato dell’errore per la banchina sgangherata dai vasi a ponente e alterata nella separazione – automobili/pedoni -. Accennate le mie riflessioni, ma prima domando: ma la Corte dei Conti può contestare lo spreco? Esiste la responsabilità della Soprintendenza in relazione al proprio Piano paesistico, essendoci tra l’altro il suo precedente parere positivo sull’area pubblica? Quali sono di conseguenza gli atti amministrativi del Comune? E’ un accenno perché si ha l’urgenza in un futuro di programmi e di progetti, di soluzioni assenti da sempre, come ben noto, per l’impegno di salvaguardare l’isola dal proseguire come nel passato, dall’ assenza di una sua necessaria salvaguardia; sennò perché abbiamo votato?”

A distanza di qualche giorno, quindi, l’ing. Cosenza scrive: “Fa sorridere leggere nei manifesti atteggiamenti morali e giudizi aggressivi verso le azioni, alcune da discutere, della nostra amministrazione proprio da chi ha gestito il Comune per anni con la responsabilità dell’attuale degrado dell’isola. Oggi bisogna sostenere il ruolo essenziale di ciascuno a Procida, la polemica, anche dura se necessaria, ma salvare Procida e tutelare la cultura, l’ambiente; sostenere la forza della sua storia e della buona politica”.

Legittimo che si possa cambiare idea, anche nel giro di pochi giorni, legittimo criticare chi ha governato l’isola, per volontà dei cittadini, cosa che vale per l’attuale come per le precedenti amministrazioni, certo è che ci vuole una bella faccia di bronzo per dare lezioni di moralità quando si fa parte della casta dei privilegiati. La doppia morale comunista non si smentisce mai!!!