POLEMICA SULLA PIZZA. AD ISCHIA ECCO LA PIZZA AMALFITANA

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Il turismo fuori stagione è in qualche caso a rischio sole ma può anche riservare belle sorprese. Albergatori e ristoratori, ormai a pochi giorni dalla chiusura invernale, sono di miglior umore che negli affollatissimi mesi di luglio e agosto; E, con la mente rivolta alla prossima stagione, sperimentano già novità per quella prossima. Come Guido Iacono, sull’ isola di Ischia il quale, ai fortunati che si fermano in questi giorni da lui, propone una inedita e profumatissima pizza al limone, per questo motivo battezzata “pizza amalfitana”.

Trent’anni, sul punto di rilevare l’albergo-ristorante avviato anni fa da papà Michele e da mamma Maria a Sant’Angelo, dove durante le loro ferie ischitane frau Merkel e la sua scorta si fermano quasi ogni giorno a prendere il caffè e approfittano della sosta per ammirare dall’alto il panorama di Sant’Angelo e l’isola di Capri sullo sfondo, Guido ha proposto la sua “invenzione” ai clienti più esigenti. Sulle prime i “guardiani della tradizione” non hanno nascosto qualche perplessità. Alla fine, dopo qualche “ritocchino” all’impostazione iniziale, hanno detto si convinto. Entusiasi fin dall’inizio, invece, gli stranieri.

La principale differenza della pizza “ di Guido – che in realtà è un calzone – dalle pizze “classiche” è che, accanto agli ingredienti tradizionali, non c’è la mozzarella. Per farcire il calzone, Guido usa una saporita ricottina di pecora nella quale, prima di chiudere l’impasto e di infornarlo – inserisce rametti di foglie fresche di limone che fa arrivare appositamente e direttamente da Amalfi; cosa che fa avendo cura di lasciare che i gambi dei rametti di foglie fuoriescano dalle due estremità del calzone. A cottura ultimata, tirando sul gambo, le foglie vengono estratte dalla pizza, il cui ripieno, cioè la ricotta, conserva intenso il profumo dei limoni.

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