8 MARZO: OGGI MIMOSE E TAVOLE ROTONDE, MA DA DOMANI SI TORNA ALLA REALTA’

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Una festa delle donne quella di quest’anno che ha come filo conduttore la lotta alla violenza di genere. In tutto il Paese si sono organizzate tavole rotonde ed incontri per parlare di un fenomeno che non sembra arrestarsi. E proprio per opporsi alla violenza la rete “Non una di meno” ha pensato di indire uno sciopero mondiale delle donne, una iniziativa nata a Bologna, ma che si è velocemente diffusa oltre i confini nazionali, fino a coinvolgere 40 paesi in tutto il mondo. L’obiettivo è quello di mostrare con forza che la violenza maschile è un a questione strutturale della società e attraversa ogni luogo. Oggi sentiremo tutti riempirsi la bocca di parole come parità, uguaglianza, rispetto, ma la vera festa della donna inizierà domani, quando si spegneranno i riflettori dalle cerimonie di rito e ognuna di noi tornerà alla propria vita, affrontando i problemi di ogni giorno. Da domani ci troveremo di nuovo a combattere con chi ci uccide per ‘troppo amore’, con chi, quando siamo vittime di stupro, processa prima le donne e i loro comportamenti, con chi scrive leggi sui nostri corpi, con chi ci ricatta con le dimissioni in bianco o ci offre stipendi comunque più bassi degli uomini a parità di mansioni. Ed il prossimo anno, di nuovo, riceveremo auguri e mimose e torneremo a sederci nelle tavole rotonde ad affrontare le medesime questioni. La speranza è che qualcosa cambi, ma noi donne sappiamo bene che prima che ciò avvenga dovremo combattere ancora parecchio. La novità sarebbe che nei dodici mesi che ci separano dal prossimo 8 marzo gli uomini combattano finalmente accanto a noi, perchè quello della parità di genere è una battaglia che non riguarda solo noi donne, ma tutti.