FONDAZIONE UNA – ARCI CACCIA. RIUSCITA L’OPERAZIONE PALADINI DEL TERRITORIO

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Ischia. Paladini non si nasce, Paladini si diventa! E’ per questo che Fondazione UNA
– Uomo, Natura, Ambiente ha lanciato Operazione Paladini del Territorio, un insieme
di azione di recupero gestite dai cacciatori in zone colpite dall’inquinamento
dall’uomo su territorio italiano. Una settimana all’insegna dell’ambiente, dal 21 al 29
maggio: Arci Caccia Ischia, Capri e Procida, in linea con il Nazionale ha accolto
immediatamente l’iniziativa ed ha voluto aprire all’alba di oggi l’operazione paladini
partendo dalla pulizia della costa, degli arenili del comune di Ischia, dal Bosco della
maddalena tra i Comuni di Barano d’Ischia e Casamicciola alla zona la Rita nel
comune di Lacco Ameno per chiudere a Santa Maria al Monte nel comune di Forio:
quasi 5 quintali di rifiuti di diversa natura, prelevati dal nostro territorio lasciati da
mani irresponsabili e senza amore per l’ambiente e la natura.


“L’Isola d’Ischia ha centrato l’obiettivo con i tanti volontari delle realtà venatorie e
singoli cacciatori, uniti dimostrando l’impegno concreto nella tutela del territorio. Il
cacciatore moderno opera quotidianamente, con attenzione e competenza, per
preservare l’ambiente e consegnarlo integro alle future generazioni, conscio
dell’importanza di tutelari gli equilibri naturali di flora e fauna a vantaggio della
comunità e del territorio. Il cacciatore paladino agisce sul territorio in maniera
sostenibile, responsabile e consapevole, avendo come obiettivo salvaguardare la biodiversità e gli equilibri naturali di flora e fauna, tutelare le specie protette e lottare
contro la pratica illegale del bracconaggio, che non solo rappresenta un problema per la conservazione della fauna, ma danneggia anche la reputazione di una caccia
sostenibile. Vigilare costantemente sullo stato di salute dell’ambiente nel suo
territorio, ad esempio rilevando situazione a rischio di incendio o la diffusione di
malattie nella fauna selvatica, intervenire nei confronti della fauna problematica a
tutela di equilibri faunistici, essere parte attiva nella risoluzione dei problemi di
inquinamento, supportare le comunità locali in occasione di emergenze ambientali e
sanitarie, promuovere lo sviluppo di una filiera di carne di selvaggina completamente
tracciabili, promuovere una concezione moderna della caccia, da intendersi anche
come attività che opera a favore della sostenibilità ambientale a vantaggio della
comunità e territorio, dialogare e confrontarsi in maniera aperta e scevra da pregiudizi con gli altri attori impegnati sui temi della ruralità e dell’ecologia, per trovare nuovi spazi di collaborazione a tutela dell’ambiente e della biodiversità. Farsi
orgogliosamente testimone e portavoce di un modello di cacciatore responsabile, che si prende cura dell’ambiente, del territorio e della comunità, questo è solo l’inizio di tante iniziative che ci vedranno impegnanti, tutt’insieme sul territorio,
dall’inquinamento alla prevenzioni degli incendi” ha dichiarato Emilio Galano,
Presidente dell’Arci Caccia isole del golfo di Napoli e Responsabile Nazionale del
Volontariato, Guardie Venatorie e Protezione civile, molto soddisfatto per l’intera
operazione e ringrazia i tanti volontari che, per amore della terra e della natura, con il
cuore e le braccia hanno sacrificato le loro famiglie per dare un contributo fattivo
all’ambiente.