Un minuto di silenzio e tanta commozione questa mattina alla stazione centrale di Napoli per la commemorazione delle vittime del rapido 904, il treno partito da Napoli destinazione Milano su cui il 23 dicembre del 1984 persero la vita 17 persone a causa dell’esplosione di un ordigno all’interno del tunnel della Grande Galleria dell’Appennino. Tra questi, la giovanissima ischitana Federica Taglialatela. Ventinove anni dopo è ancora vivo il ricordo della strage di Natale, una pagina ancora molto dolorosa per l’Italia.
Oggi a Napoli si sono riuniti i parenti delle vittime per un minuto di raccoglimento. Da Ischia, da segnalare la sola presenza del prof.gianni vuoso.
Su quell’attentato ancora si indaga.
“Stiamo aspettando la riapertura del processo – spiega il presidente dell’associazione vittime del rapido 904 Rosaria Manzo, oggi 29 enne, figlia del secondo macchinista che riuscì a salvarsi -. Sono state riaperte le indagini e la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del boss mafioso Totò Riina per la strage, precisando che Riina ne è considerato il mandante”.