(Adnkronos) – Il Marchio del Patrimonio Europeo, secondo il sottosegretario alla Cultura Borgonzoni, ‘è un riconoscimento importante, in Europa ce ne sono 48 e questo, la cui specificità è che è attribuito ad un’area archeologica, è il terzo in Italia. Per me, inoltre, descrive bene l’idea d’ Europa dei popoli che, prima di tutto, deve nascere dalle loro diversità e poi può diventare l’Europa politica. Questo è un grande esempio, era la porta di Roma e quindi dell’Europa intera. La cosa importante che dobbiamo fare è promuovere siti come questo in modo maggiore visto che sono molto penalizzati essendo vicini a grandi attrattori come Roma. Al di fuori di qualche intervento nei grandi attrattori turistici, il resto del Pnrr prevede interventi che verranno fatti nelle altre aree. Lavoreremo su questo e sulle scuole’.
Ostia antica fu per tutta la durata dell’età imperiale, infatti, la ‘porta di Roma’, verso la quale convergevano i traffici marittimi di merci e di persone. Come ha ricordato il direttore del Parco archeologico di Ostia Antica, l’archeologo Alessandro D’Alessio, ‘mercanti e naviganti a Ostia avevano propri uffici e sedi corporative e costituivano parte del melting pot culturale animato dal crocevia di individui provenienti da ogni parte del Mediterraneo. La circolazione di novità ha fatto di Ostia la porta dei culti che sono penetrati a Roma dal Mediterraneo Orientale. Non sorprende, allora, che Ostia accolga la più antica sinagoga ebraica del Mediterraneo Occidentale’.