Le nuovissime frontiere della tecnologia passano attraverso numerosi settori, grazie a servizi – come ad esempio i social, le app e lo streaming – sempre più diversificati e capaci di intercettare la crescente utenza in una prospettiva innovativa, all’interno dei più svariati settori, che vanno dagli acquisti all’intrattenimento. Le scommesse virtuali – in crescita, secondo i dati rilevati nell’ultimo periodo – sono uno di questi. Sul dato generale di certo influisce l’iniziativa – spesso congiunta- dei vari operatori, di cui è un recente esempio il successo di “Tipster”, la piattaforma di social betting proposta da Sisal.
Secondo le notizie ufficiali, infatti, l’integrazione della suddetta piattaforma all’app di Sisal, operatore legale in Italia, ha aggregato una comunità di 30mila iscritti soltanto dopo due mesi dall’introduzione, facendo proprio leva sulla condivisione delle giocate e sulla capacità di individuare il pronostico azzeccato, mettendo in primo piano le scelte dei più esperti, e insieme permettendo anche ai neofiti o ai semplici curiosi di seguire le indicazioni degli scommettitori più ferrati.
Un dato importante, di certo, che va inserito però, prima di tutto, all’interno della crescita generale del betting sportivo virtuale, stimata, nel 2020, in oltre 37 punti percentuali rispetto all’anno precedente (con ben 997,7 milioni di euro di spesa), e con la specifica rilevanza di alcuni sport in particolare, come ad esempio il calcio di serie A.
Un dato che fa riflettere, tenendo conto anche dei numeri del passato.
Oltre alle costrizioni legate all’attuale emergenza, vero è che un ruolo fondamentale, negli anni, è anche quello rivestito dagli operatori di settore, sempre più propensi a una digitalizzazione dei servizi, come confermano anche i report precedenti sul betting online (visto che già ad aprile 2019 si registrava un aumento di spesa di 28 punti percentuali rispetto al marzo dello stesso anno).
Un elemento da considerare, – in un rapporto causa-effetto ancora da valutare – è come i bookmakers legali e dotati di licenza si siano orientati sempre di più verso forme inclusive in chiave multimediale, a partire dai bonus, che tuttora permettono anche ai semplici curiosi di accedere alle opzioni delle scommesse senza impegno economico – nel caso “senza deposito” – oppure di valutare i migliori bonus per scommesse sportive, per mezzo di depositi minimi, qualificati come offerte “di benvenuto”.
In questo quadro generale non si può inoltre non tenere conto anche del ruolo delle app, ora divenute delle proposte di punta degli operatori multimediali in generale, e di quelli del betting sportivo in particolare.
Lo confermano alcune news, come ad esempio quella relativa al “gigante” Google, che a quanto pare, a partire da marzo, sbloccherà in alcuni paesi la pubblicazione di app per scommesse e giochi a distanza su Google Play.
Il tutto sempre e comunque all’insegna della sicurezza e della legalità.