
Dalla Reggia di Caserta all’Anfiteatro campano alle sale espositive della Sovrintendenza: saranno diversi i musei del Casertano che resteranno aperti gratuitamente martedì 25 aprile in seguito alla decisione del Ministro Sangiuliano, che ha voluto replicare per il giorno della Liberazione dal nazifascismo l’esperienza che da anni si svolge ogni prima domenica del mese.
Alla Reggia saranno aperti gli Appartamenti Reali e il Parco Reale, mentre resteranno chiuse le Sale Vanvitelli, la mostra Beyond- Biberstein, il Giardino Inglese e il Teatro di Corte.
L’accesso al Palazzo Reale Vanvitelliano – fa sapere la direzione museale – sarà contingentato per numero di visitatori e fasce orarie, e una quota dei biglietti sarà destinata alla distribuzione online, l’altra a quella in sede. Anche l’altro importante museo del casertano, l’Anfiteatro campano di Santa Maria Capua Vetere, sarà aperto, basterà arrivare alla biglietteria per prendere il tagliando gratuito.
Sarà inoltre aperta il 25 aprile, da parte della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta, la sala espositiva di Sessa Aurunca (visitabile dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19), dove sarà possibile ammirare una piccola parte dei reperti archeologici, prevalentemente marmorea, proveniente dagli scavi condotti dalla Soprintendenza tra il 1999 e il 2003 nell’area del Teatro Romano della città. Sul fondo della sala sarà ben visibile l’imponente statua bicroma rappresentante Matidia Minore, cognata dell’imperatore Adriano, benefattrice della città e artefice del restauro del teatro d’età augustea. Si tratta non solo di un capolavoro assoluto dell’arte romana, frutto del lavoro di officine orientali impegnate per la casa imperiale, ma anche della più completa statua policroma rappresentante un personaggio della famiglia imperiale giunta fino a noi. Tragli altri reperti le statue loricate di Adriano e di un altro imperatore, acefalo, in cui forse si deve riconoscere Antonino Pio, il busto bellissimo di Sabina Augusta, moglie di Adriano, quello di Salonia Matidia, madre della Minore, e due torsi femminili acefali di grande pregio rappresentanti due ignoti membri della casa imperiale