Roma, 6 nov. (Adnkronos) – “L’accordo sullo Stato di diritto è un passo in avanti storico e solido verso una maggior tutela della democrazia europea. Per la prima volta, ci sarà un legame diretto tra il rispetto dei valori fondamentali presenti all’articolo 2 del Trattato -la libertà e l’indipendenza della magistratura, la separazione dei poteri, la lotta contro la corruzione e le frodi- e l’utilizzo dei fondi europei del Bilancio. La Commissione europea potrà intervenire per sospendere i fondi europei qualora dovesse ravvisare delle violazioni dello Stato di diritto in uno Paese membro. Finalmente l’Ue si dota di uno strumento efficace per assicurare che gli Stati membri rispettino i loro obblighi”. Lo ha sottolineato Sandro Gozi, deputato europeo di Renew Europe, in un’intervista a Radio radicale.
“Se questo meccanismo fosse già stato in vigore -ha aggiunto- ci sarebbe stata certamente una sospensione di una parte dei fondi per la Polonia e l’Ungheria, condannate dalla Corte per violazione della libertà di espressione e dei diritti fondamentali”.
Gozi inoltre si dice “sicuro che le proteste di Orbán e dei polacchi siano un bluff: accetteranno questo compromesso perché hanno bisogno dei fondi europei come tutti gli altri Paesi. Sinora hanno vinto tante battaglie perché in Consiglio europeo gli hanno creduto, stavolta dobbiamo smascherare il loro bluff per vincere anche questa battaglia politica”.