L’organismo di Vigilanza della Cpl di Concordia propose nel dicembre 2014 al Cda una serie di azioni correttive da mettere in campo alla luce delle “violazioni” e delle “carenze procedurali e organizzative riscontrate” nelle indagini interne avviate dopo che era emerso il coinvolgimento di Cpl in due inchieste: quella sulla metanizzazione di Ischia e quella sugli appalti al Policlinico di Modena, deflagrata a fine maggio 2014 con 63 indagati, tra cui l’allora direttore generale Stefano Cencetti. A firmare quella relazione, ora agli atti dell’inchiesta, c’era anche Maurizio Rinaldi, presidente del consiglio di amministrazione della Cpl Distribuzione, finito poi agli arresti nei giorni scorsi. L’Odv proponeva alcune azioni, come la risoluzione del contratto di collaborazione con Massimo Ferrandino, che risultava sospesa per iniziativa dello stesso avvocato, spiegando che i contratti di consulenza erano difformi agli standard aziendali e che non c’erano elementi per affermare che la concreta necessità di quella consulenza legale fosse stata condivisa con l’ufficio legale di Cpl. L’Organismo proponeva anche la sospensione dei pagamenti a Tunita Sarl. Ma l’indagine interna aveva messo in luce, oltre che violazioni, anche carenze organizzative: per questo l’Odv consigliava al Cda alcune azioni correttive, come affidare un incarico esterno per fare un’analisi ‘ex novo’ dei rischi di commissione reati e una revisione dei protocolli decisionali esistenti. Suggeriva inoltre l’adozione di una nuova procedura per la gestione dei contratti passivi, che avevano mostrato per l’Odv diverse carenze. L’Odv proponeva un adeguamento immediato della procedura sulle sponsorizzazioni e libere elargizioni, prevedendo il divieto di erogare somme di denaro superiori a 5.000 euro a fondazioni o altri soggetti privi di scopo di lucro, ma anche di individuare una efficace reportistica periodica al Cda da parte degli amministratori delegati, e una revisione delle strutture intere di controllo.