IL GOVERNO APPROVA IL DECRETO RESTO AL SUD CON INCENTIVI PER I GIOVANI IMPRENDITORI

La campagna elettorale che si è appena conclusa ha avuto come tema centrale la crisi economica del nostro territorio e soprattutto le conseguenze che questa crisi ha sui nostri giovani, costretti spesso ad abbandonare la nostra isola per trovare un lavoro adeguato alle proprie competenze. Ma il problema dell’emigrazione dei giovani è un problema che riguarda l’intera Regione e l’intero Sud Italia. Proprio per fermare questa emorragia di energie nuove, qualche giorno fa il Governo ha approvato il provvedimento Resto Al Sud, un decreto fortemente voluto dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e dal ministro Claudio Vincenti, con lo scopo di sostenere la crescita economica nel Mezzogiorno. Il provvedimento mira a incentivare, anche con significative risorse aggiuntive, la nuova imprenditorialità: prevede una specifica disciplina per la istituzione di zone economiche speciali (ZES), con particolare riferimento alle aree portuali, nonché una serie di misure di semplificazione e per la velocizzazione degli investimenti, pubblici e privati, nel Mezzogiorno. In particolare si offre un forte sostegno alla nuova imprenditorialità, prevedendo, per i giovani meridionali che non dispongano di mezzi propri per avviare un’attività propria nell’ambito della produzione di beni nei settori dell’agricoltura, dell’artigianato e dell’industria ovvero relativa alla fornitura di servizi una dotazione di 40.000 euro, di cui il 35% a fondo perduto, a copertura dell’intero investimento e del capitale circolante. Sono escluse le spese per progettazione e quelle per personale, al fine di evitare di alimentare mercati delle consulenze e comportamenti opportunistici, mentre è prevista la possibilità di azioni di accompagnamento nelle fasi di sviluppo del progetto imprenditoriale da parte di enti pubblici e non, opportunamente accreditati. Il finanziamento residuale, rispetto alla quota di contributo a fondo perduto, sarà a tasso zero ed erogato tramite il sistema bancario, con il beneficio della garanzia pubblica, attraverso apposita sezione del Fondo di Garanzia per le PMI. La dimensione del finanziamento globale della misura assicurerà che la stessa non si esaurisca in tempi brevi al fine di fornire uno stimolo all’economia meridionale nei prossimi anni. Sono inoltre previste ulteriori misure per sostenere l’imprenditoria giovanile nel settore agricolo in ragione delle sue specificità. Il decreto prevede l’erogazione di massimo 200 mila euro ad azienda. Potranno fare richiesta le nuove imprese, anche quelle che ancora devono costituirsi. Queste ultime dovranno farlo entro i 60 giorni successivi alla comunicazione positiva circa la fase istruttoria, formando un’impresa individuale, società o cooperativa.

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