SOTTO IL PALAZZO DELLA REGIONE LA PROTESTA DEI LAVORATORI DEI CONSORZI DI BACINO

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Urla, cori al vetriolo e cassonetti dei rifiuti che facevano bella mostra di se al centro della carreggiata. A Napoli, sotto lo storico palazzo della Regione Campania, nel corso dell’incontro che c’è stato tra i rappresentanti delle varie sigle sindacali e l’Assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano, i lavoratori dei Consorzi di Bacino per difendere il proprio posto di lavoro, hanno dato vita ad una dura protesta popolare. Dopo varie vicissitudini e garanzie occupazionali sancite per legge, sono stati messi in mobilità e oltre a non ricevere lo stipendio da mesi, il potere politico, dopo oltre quindici anni di onorata attività lavorativa, vuole anche cacciarli dal posto di lavoro. E pensare che si tratta di lavoratori che all’epoca non furono assunti clientelarmente per chiamata diretta come avviene oggi, ma furono selezionati dalle liste dei disoccupati esistenti presso gli uffici di collocamento pubblico della regione e dopo aver frequentato un corso di formazione, furono assunti dai consorzi intercomunali per la raccolta differenziata dei rifiuti. Ai nostri microfoni i lavoratori hanno espresso tutta la loro esasperazione per la loro condizione lavorativa.

Al termine dell’incontro con l’Assessore Romano, i sindacati hanno diramato una nota congiunta in cui tra l’altro si legge: “Si è convenuto di porre a disposizione dei lavoratori che hanno raggiunto un’età pensionabile (circa 60 anni) una forma di accompagnamento alla pensione. Infine tra 10 giorni con un provvedimento del Governo sono prorogate le attività dei Consorzi per almeno sei mesi oppure un anno nell’attesa delle costituzioni degli ATO. Se lo Stato non provvede a prorogare entro 10 giorni le attività, sarà direttamente la Regione Campania tra una ventina di giorni a fare un
proprio decreto di proroga. La proroga più che servire ai Consorzi, (che sono Pubbliche Amministrazioni) serve alle società provinciali che in questo momento con lo scioglimento delle Province non potrebbero condurre alcuna attività. A breve ci sarà una riunione tra Prefetto di Napoli, quale organo di Governo sul territorio locale, in rappresentanza di tutto il comprensorio regionale con la Regione Campania, il presidente regionale dell’ANCI e le parti sociali per discutere su questioni tecniche”. Sin qui la nota dei sindacati. Cosa aggiungere. La battaglia di questi lavoratori deve avere come obbiettivo la garanzia e la continuità del posto di lavoro quali dipendenti pubblici e questo indipendentemente dagli strumenti che saranno adottati per ottenere tale risultato.

gennaro savio

 

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