FORIO, AI GIARDINI RAVINO GLI SCATTI DI BRUNO FERT RACCONTANO LA FUGA DALLA GUERRA E LA POVERTA’

Oggetti e spazi di vita per raccontare le storie di migranti. Presentazione a Ischia della mostra “Percorsi interiori. Fotografie e raccolta di testimonianze”del fotografo Bruno Fert in collaborazione con Medici Senza Frontiere. 

Sabato 8 settembre alle ore 17, Medici Senza Frontiere (MSF), nei giardini Ravino di Ischia, inaugura la mostra di Bruno Fert “Percorsi interiori. Fotografie e raccolta di testimonianze”: il fotoreporter francese ha deciso di raccontare le storie delle popolazioni in fuga da guerre e povertà, mostrando l’umanità dei loro volti e i ripari di fortuna in cui sono costretti a vivere in Grecia e in Francia, perché raccontano con forza la loro storia e la difficoltà estrema del loro viaggio.

All’inaugurazione della mostra, realizzata in collaborazione con Alliance française, interverrà Umberto Colella, medico e operatore umanitario di MSF che racconterà la sua esperienza in Afghanistan e nelle missioni di ricerca e soccorso nel Mar Mediterraneo. Insieme a Colella ci sarà il Gruppo di Napoli di Medici Senza Frontiere con materiali informativi.

Durante la serata un collaboratore dei Giardini Ravino, leggerà i brani della campagna #Umani di Medici Senza Frontiere che riporta al centro l’atto umanitario nella sua essenza, quella dell’aiuto incondizionato, che non fa differenze, che muove da persona a persona.

La mostra “Percorsi interiori. Fotografie e raccolta di testimonianze”, visitabile fino al 30 settembre, è un progetto fotografico realizzato da Bruno Fert nei campi profughi in Francia e Grecia, dove grazie alla collaborazione delle equipe di MSF ha raccolto le storie dei migranti e fotografato gli interni delle tende e delle strutture temporanee in cui hanno trovato riparo. I ritratti colgono volti di uomini e donne decontestualizzandoli da scene di sofferenza per rappresentare semplicemente la loro umanità, accanto alle foto dei luoghi in cui vivono, trasformati in abitazioni fatte di pochi oggetti portati con sé nella fuga, come ricordi delle vite lasciate alle spalle.

Con semplice umanità il fotografo Bruno Fert vuole raccontare la vita e le storie di queste persone: “Ho deciso di incontrare i migranti che attraversano il Mediterraneo per cercare rifugio in Europa, fotografando gli interni dei loro rifugi a un punto del loro viaggio, nei villaggi – o “giungle” – sia in Francia sia in Grecia e ho raccolto le loro storie grazie alla collaborazione con MSF”, spiega. “Abitare è qualcosa che abbiamo tutti in comune. I rifugi temporanei dei migranti riflettono le loro personalità come le nostre case parlano di noi. Vorrei che il pubblico si relazionasse con questo comune denominatore, per mettersi nella casa di qualcun altro osservando dove vive”.

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