**Omofobia: Pillon (Lega), ‘no a tempi rapidi, si ascolti società civile, da stralciare non-binary’** (2)

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(Adnkronos) – Ma l’allarme ed il problema più grande “è l’applicazione della self identity ai bambini”, rimarca il senatore della Lega. La storia di Robert Hoogland, il padre canadese sconfitto in tribunale che aveva tentato di impedire che alla figlia adolescente venisse somministrato il testosterone come parte della sua ‘transizione di genere’, insegna: “in Canada la legge stabilisce che la volontà del minore è privilegiata rispetto a quella genitoriale. Ai bambini di tutte le età viene insegnato che hanno un’identità di genere che è più significativa del sesso biologico. Molte di queste attività sono nascoste ai genitori, e Hoogland ne è venuto a conoscenza solo dopo che in accordo con le linee guida statali, il consulente scolastico aveva fatto avviare alla bambina il processo di transizione all’insaputa dei genitori. Ha tentato di bloccare la transizione ma è stato condannato a sei mesi di reclusione e 30 mila dollari di multa per ostacolo alla giustizia. Una follia.”.

Di casi estremi è piena la letteratura che trae le sue origini dall’idea dell’ “autopoiesi dell’uomo che si crea da solo”. A coniare il ‘non binary’ ci ha pensato poi una filosofa americana, Judith Butler, “secondo cui il dualismo dei sessi va superato attraverso l’abbandono della binarietà. Secondo la Butler – ricorda Pillon – i sessi non sono più due, ma tutti quelli che vogliamo. Il sesso non è altro che una performance, una sceneggiata in cui si sceglie chi interpretare senza corrispondenza con il proprio corpo. Una delle sue frasi più famose è: ‘Non vi è motivo di credere che i generi debbano restare due’. È una teoria balzana – conclude il senatore della Lega – che si vuole imporre con la forza della legge. Non saremo mai d’accordo con simili follie”. (di Roberta Lanzara)

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