(Adnkronos) – La polemica arriva alle porte di Palazzo Chigi. Perché “qualcuno al premier Draghi deve dargli informazioni più corrette, come minimo”, azzarda uno dei presidenti di regione in prima linea nel difendere le prerogative e le attività condotte a livello locale.
Non va poi giù la gestione della vicenda Astrazeneca: “Prima hanno detto che dovevamo farlo fino ai 55enni, poi hanno cambiato, poi di proseguire con categorie che non abbiamo scelto noi”, trapela da un governatore di centrodestra che ha partecipato all’incontro. Nel mirino anche il ministro della Salute Roberto Speranza, a cui vengono mosse accuse soprattutto dal fronte Fdi-Fi-Lega.
Diversi presidenti di Regione puntano i piedi: “dovevano arrivare i vaccini e il personale, vaccini non ne sono arrivati, personale pochissimo, quasi nulla rispetto a quanto promesso”. Ora si rischia lo scontro aperto. C’è chi vuole la linea dura, perché a qualcuno pare un film già visto: “Sta accadendo come già successo con lo scorso governo, uno scaricabarile inaccettabile”, è l’accusa che anima il fronte delle Regioni.