ISCHIA-FOGGIA 1-1. IN11 CONTRO 9, L’ISCHIA DENOTA LIMITI DI PERSONALITA’

Ischia- Foggia, la gara che aspetti con ansia alla fine della settimana più dolce-amara che il tifoso gialloblu poteva attendersi. Prima la vittoria con l’Andria ed il momentaneo quinto posto in classifica. Poi la mazzata della penalizzazione con la retrocessione all’11° posto. Oggi la gara con la squadra più in forma del campionato. La gara che doveva dare ed ha dato risposte importanti. La domanda era ben chiara: è un Ischia che può sognare di puntare in alto giocandosela con tutte? Oppure è un’Ischia che deve e può raggiungere solo una salvezza tranquilla?

Quella vista nel primo tempo, quella vista in 11 contro 11 sembrava voler dare la risposta più attesa da tutti. Uno spettacolo da vedere, una squadra capace di spegnere le bocche di fuoco del Foggia e di accendere le proprie. Una squadra capace di costruire, sbagliare, segnare, di mettere sempre paura all’avversario. Questa la quadra vista fino al 21′ della ripresa, al momento dell’espulsione di Agostinone del Foggia, ma forse è meglio fermarsi prima al 9° della ripresa, quando è stato espulso Di Chiara, sempre del Foggia.

Fino ad allora i colori gialloblu, rabberciati alla meglio anche questa volta (ci riferiamo alla divisa), erano stati più brillanti, più incisivi, più belli dei rossoneri di Zemanlandia memoria.

Ma ecco cambiare il nostro giudizio poco dopo con le squadre in grande disparità numerica: 11 contro 9. Dal 66′ c’era una sola grande richiesta al Mazzella: tutti chiedevano un goal, chiedevano una vittoria che sembrava alla portata di mano visto il doppio vantaggio numerico. Un goal ed una vittoria che poteva dare la conferma di quanto visto fino ad allora. Ma proprio alla prova del nove ecco venire meno non la squadra, non il metodo di gioco, non la prova dei singola. Bensì veniva a mancare la personalità messa alla prova. Tanti passaggi inutili, giocate semplici ma per nulla decisive ed incisive si ripetevano fino alla noia, fino al 94′. Finiva il tempo, l’arbitro sanciva il fischio finale dopo 4′ di recupero, ma fosse durata anche oltre questa partita difficilmente il risultato si sarebbe sbloccato. L’Ischia alla prova di maturità, passa, ma con la sufficienza e con il classico giudizio scolastico: “il ragazzo può fare di meglio”. Peccato. C’è sicuramente tempo per dimostrare una crescita, ma la vittoria sfumata resterà sempre ben impressa nei protagonisti del Mazzella. L’amarezza del pubblico allo scadere era tangibile, come il mormorio sui gradoni: “Non è possibile pareggiare in“11 contro 9” con circa 30′ minuti a disposizione”. Di fronte oggi c’era il Foggia, non è giusto dimenticarlo… ma ripensando a questa gara in pochi lo ricorderanno.

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