Termineranno a settembre i lavori di adeguamento e rifunzionalizzazione del depuratore di Cuma. L’investimento complessivo, tra lavori e gestione quinquennale, ammonta ad oltre 130 milioni di euro, in parte coperti con fondi europei programmazione POR.
A giorni sarà possibile assistere all’avvio parziale della Linea fanghi. Un primo passaggio che consentirà di far fronte alla crisi di smaltimento dei fanghi che sta interessando la Campania. Realizzati anche il comparto di essiccazione dei fanghi ed il sistema di trattamento del biogas estratto con relativa cogenerazione, nonché il potenziamento delle unità di trattamento aria. Sono stati introdotti accorgimenti per ridurre al minimo gli impatti odorigeni. E’ stato previsto, infine, lo stoccaggio dei fanghi trattati in idonei silos prima del loro invio a smaltimento.
A seguito dell’aggiudicazione definitiva dell’appalto da parte del Provveditorato alle Opere Pubbliche, nel febbraio 2017 è stato consegnato l’impianto di depurazione di Cuma all’Ati vincitrice.
Con questo impianto dovrebbe trovare soluzione uno dei più grandi problemi di inquinamento del mare del golfo di Napoli, con evidenti ricadute benefiche anche per le coste delle isole di Ischia, Procida e Capri.