MARCO CIARLONE: “1O AGOSTO 2017: UN GIORNO STORICO PER IL CALCIO ISCHITANO”

Il 10 Agosto 2017 è un giorno che, lo si voglia o no, sarà scritto nella storia dello sport e del senso di comunità e di appartenenza della Nostra Isola. Dai messaggi su Wapp nel gruppo di alcuni amici tifosi dell’Ischia, all’incontro di domenica scorsa, dove guardandoci negli occhi ci si è chiesto se davvero volevamo scendere in campo fattivamente per regalarci e regalare un sogno a tutti coloro che amano i colori gialloblè, sono passati pochi, pochissimi giorni. L’Ischia è nata nel 1922 e da allora non era mai accaduto che il calcio si fosse fermato. Sarebbe successo per la prima volta proprio quest’anno, in questo 2017. Pensate all’ironia dei numeri… il 20 nella tombola napoletana è “la festa”, mentre il 17 “la disgrazia”… si doveva decidere se permettere di farci la festa, quindi una disgrazia x tutti gli amanti dei nostri colori, o se volevamo trasformare la disgrazia in una festa, stravolgendo gli eventi con uno scacco matto. Abbiamo deciso tutti che la cosa si doveva fare. Ok, compriamo un benedetto titolo e ripartiamo dalla prima categoria ci siamo detti. Fissato l’incontro al Polifunzionale di lì a quattro giorni il caso ha voluto che fosse disponibile un titolo di promozione. Titolo diverso, impegni diversi, soldi diversi. Già, i soldi… perché questo sogno nessuno ce lo avrebbe regalato. Bisognava pagarlo. E di lì a qualche ora. In pratica mezza giornata per trovare, per racimolare i soldi. Non pochi e in poco tempo. Ma il treno era partito e noi eravamo passeggeri e macchinisti. E non saremmo scesi se non a destinazione. Ed è qui che l’isola, la parte che siamo riusciti a contattare in questa corsa contro il tempo, ha risposto presente. Ma non solo o necessariamente con il contributo. Avevamo bisogno dell’adesione, dell’affetto, della comprensione verso la nostra esigenza dettata dalla passione. Esigenza che ha risvegliato la piazza. Oggi, per la stessa ironia dei numeri, proprio oggi 10 Agosto, nella notte delle stelle cadenti, dei sogni, dei desideri, un gruppo di amici, di semplici tifosi, ha trasformato la disgrazia in una festa. Oggi nasce ufficialmente la “Rinascita Ischia Isolaverde”. È nero su bianco, è qualcosa di unico x la nostra isola. Dovrà essere davvero figlia della nostra terra, perché creata da noi figli o figli adottivi come me, di Ischia. Basta “padroni”, dirigenti, sanguisughe e lucratori venuti da chissà dove; solo ischitani che faranno della trasparenza e della passione il motore trainante di questa Nostra nuova realtà. Un grazie enorme a tutti coloro che hanno creduto in questo sogno diventato realtà. Un grazie enorme ad Enrico Scotti che ha capito la serietà delle nostre intenzioni e ci ha guidati senza remore. A chi ha dato disponibilità per cariche societarie; al Sindaco che si è detto contento ma anche sorpreso di questa favola moderna offrendo l’appoggio dell’amministrazione. A Maurizio Pinto, Enrico Buono, Gaetano Scibelli e Aldo Marena che hanno portato materialmente la Nostra creatura sulla Nostra isola. Ma come ha detto Enrico Scotti ora viene il difficile. Proprio perché siamo nati oggi, abbiamo di fatto bisogno di tutto. Di creare il tutto. E davvero serve l’aiuto di tutti!!!! Ma io mi lego anche alla frase di Alberto Morelli, grande cuore gialloblè che ha presentato e moderato l’incontro in modo lucido e passionale :”è vero che si parte da zero ma è anche vero che proprio partendo da zero è molto più facile che si arrivi in breve tempo a +1″. È stata una serata x noi emozionante. Nei nostri occhi c’era incredulità, frastornazione, gioia e naturalmente, soddisfazione. Una serata che non dimenticherò mai più. Ma se anche un giorno non dovessi ricordare, mio figlio aprendo il libro della storia del calcio Ischitano, mi leggerà di una favola divenuta realtà in cui un gruppo di tifosi seduti ad un bar, ha fondato la “Rinascita Ischia Isolaverde”…
ma prima che questo accada, sarò io a spiegare a mio figlio mentre guardiamo le maglie gialloblè che si battono sul Nostro Stadio “Enzo Mazzella”, l’importanza di tifare x la squadra della propria terra… e forse sarà in quel momento che comprenderà la grandezza del nostro gesto; della nostra impresa. È proprio vero. Nella notte dei desideri e dei sogni, i tifosi dell’Ischia hanno trasformato in festa una disgrazia… Il Calcio ad Ischia era morto. Ma poi è rinato ed ora tutti dobbiamo fare la nostra parte!

Marco Ciarlone

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