“IL NOSTRO INTERVENTO NEL SALVATAGGIO DELLA BARCA A PROCIDA E’ STATO FONDAMENTALE”

(ANSA) - PROCIDA (NAPOLI), 11 GIU - In mattinata la Guardia Costiera di Ischia ha tratto in salvo una coppia di diportisti nel canale di Procida (Napoli) a bordo di un natante da diporto con motore fuori bordo. La richiesta di soccorso era stata lanciata da un'unità in zona che aveva notato la situazione di grave pericolo in corso. La barca in difficoltà è stata raggiunta dalla motovedetta SAR CP807 di Ischia che ha notatato immediatamente i due diportisti che diligentemente avevano già indossato i giubbotti di salvataggio in quanto l'unità era in procinto di affondare nonostante l'attivazione dei dispositivi di esaurimento (pompa per rigettare in mare l'acqua imbarcata, ndr). La barca inesorabilmente è affondata, la bambina ed il papà sono stati recuperati e tratti in salvo a bordo della motovedetta, per poi essere trasportati in porto a Ischia dove il personale medico del 118 ha sottoposto la bambina ad accertamenti riscontrandone il buono stato di salute.La signora Laura Gurgo ci ha scritto per fornire alcune precisazioni sulla notizia relativa al salvataggio di una imbarcazione avvenuto ieri al largo di Procida, diffusa dall’ansa, e riportata integralmente dalla nostra emittente.
La signora Gurgo racconta la sua versione dei fatti:
“ Ero in barca con la mia famiglia, diretti a Procida nel canale agitato in una giornata ventosa. D’ improvviso abbiamo avvistato un natante di piccole dimensioni con a bordo un papà con la sua bambina che ci ha chiesto di fermarci perché imbarcava acqua e aveva un guasto al motore. Mio figlio Armando ha allertato  la capitaneria di porto che dopo aver avuto le coordinate per poter intervenire, ha fatto arrivare dopo 20 minuti la guardia costiera di Ischia. Nelle notizie pubblicate – scrive la signora – non è stato minimamente menzionato il nostro intervento, dando tutto il merito alla guardia costiera. Vorrei specificare che il papà della bambina è stato tratto in salvo dalla nostra imbarcazione in quanto non gli è stato facile salire a bordo del gommone arancione della guardia costiera che non ha procurato alcun mezzo per facilitarne la salita. Inoltre, non è stata attivata alcuna pompa per rigettare in mare l’ acqua imbarcata, come è stato scritto, perché non ce n’è stato il tempo, la barca si è inabissata in pochissimi minuti…”

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