nella chiesa di san pietro ad ischia il vescovo di ischia ha celebrato la santa messa, nella ricorrenza della virgo fidelis, patrona dell’arma dei carabinieri. sotto questo nome la vergine maria è divenuta patrona dell’arma dei carabinieri dall’11 novembre 1949, data di promulgazione del breve relativo di papa pio xii, che in tal senso aveva accolto il voto unanime dei cappellani militari dell’arma e dell’ordinario militare per l’italia. il titolo di “virgo fidelis” era stato sollecitato in relazione al motto araldico dell’arma “fedele nei secoli”. la ricorrenza della patrona è stata fissata dallo stesso pontefice il giorno 21 del mese di novembre, in cui cade la presentazione di maria vergine. oltre ai militari della compagnia di ischia e procida, con il comandante il tenente centrella, erano presenti le altre autorità militari dell’isola, le associazioni e i rappresentanti di alcuni comuni dell’isola d’ischia. “il militare deve coniugare la sua lealtà alle istituzioni che rappresenta ma deve anche testimoniare i valori cristiani che porta con sé, nell’esercizio del proprio dovere”, ha sottolineato il vescovo lagnese nell’omelia. al termine della santa messa è stata recitata la preghiera del carabiniere alla virgo fidelis, scritta è dell’arcivescovo carlo alberto ferrero di cavallerleone, che nel 1949 era ordinario militare. la preghiera riprende le stesse esortazioni espresse da mons.lagnese, quando i militari rivolgendosi alla “dolcissima e gloriosissima madre di dio” chiedono di essere accompagnati, consigliati ed animati nella loro azione, ma anche di suscitare in ognuno di loro, da un capo all’altro d’italia l’entusiasmo di testimoniare, con fedeltà sino alla morte, l’amore a dio e ai fratelli italiani. ed è quel giuramento d’amore e fedeltà, che risuona anche nell’inno che si chiude così: il cuore mio non fermerà la morte perché ha giurato fede al tricolor.