É stato grazie a una “trappola” organizzata dalla Procura della Repubblica di Napoli che il maresciallo della Guardia Costiera di Ischia Vanni Ferrandino e l’agente di viaggio Antonello D’Abundo sono stati incastrati. La Procura chiede, nel dicembre del 2015, ulteriori accertamenti sulle strutture dell’albergatore Ciro Castiglione, vittima della concussione da parte del maresciallo Ferrandino, e li delega alla propria Guardia Costiera. In un incontro appositamente organizzato davanti a una scuola alberghiera dell’isola – monitorato dai carabinieri – il maresciallo Ferrandino dà suggerimenti a Castiglione per evitare guai: “Ciro – dice il maresciallo – guardami negli occhi, allora, se c’è qualche problema dimmelo tu a me ora in modo tale che io devio il tir…se c’è qualcosa che…fai in modo da sistemare oppure da dire…Maresciallo sotto a quella pianta c’è quel cumulo di frasche camminate per quell’altra strada e io vedo di camminare per quell’altra strada”. Èstato lo stesso Castiglione a far scattare l’inchiesta che ha portato oggi all’arresto del maresciallo della Guardia Costiera di Ischia Ferrandino e dell’intermediario Antonello D’Abundo. Castiglione, avvicinato da D’Abundo con cui aveva rapporti di lavoro, gli suggerì di fare riferimento al maresciallo. Castiglione, dopo la prima vacanza pagata al maresciallo, di cui ne aveva beneficiato con la famiglia, ne pagò una seconda, nel 2015, e dopo la richiesta di comprare un televisore (che dalle indagini è emerso servisse al D’Abundo e non al Ferrandino) decise di rivolgersi ai carabinieri. D’Abundo fece sapere alla vittima che Ferrandino era riuscito ad “apparare” (a mettere a posto) anche un’altra importante famiglia di albergatori di Ischia con l’autorità giudiziaria, evitando il sequestro della struttura affinché si consentisse l’esecuzione di alcuni lavori di adeguamento da farsi entro un arco temporale. Sempre durante l’incontro preparatorio del sopralluogo, il maresciallo Ferrandino preannunciò alla vittima che si sarebbe comportato in maniera formale e distaccata durante i controlli cosa che avvenne l’11 dicembre del 2015. Di quell’incontro, il giorno dopo, Castiglione ha consegnato una registrazione audio ai militari dell’Arma. L’incontro, avvenne proprio con le modalità annunciate dal maresciallo.